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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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“Se non vi sta bene licenziatevi”: il grido di allarme di Sul Fondazione S. Francesco d’Assisi di Rizziconi, Giuseppe Gentile: " Otto mesi che i dipendenti della struttura sanitaria non percepiscono lo stipendio"

“Se non vi sta bene licenziatevi”: il grido di allarme di Sul Fondazione S. Francesco d’Assisi di Rizziconi, Giuseppe Gentile: " Otto mesi che i dipendenti della struttura sanitaria non percepiscono lo stipendio"
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Tante sono state le azioni di lotta intraprese per garantire il sacrosanto diritto alla retribuzione mensile dei lavoratori della Fondazione S. Francesco d’Assisi di Rizziconi. Ricordiamo quelle dell’anno 2012 – in quell’epoca si è tenuta una giornata di sciopero seguita da un sit-in per tutta la notte e successivo presidio permanente, fino a quando nel pomeriggio si è giunti ad un accordo in Prefettura col risultato del pagamento di 3 mensilità pregresse a fronte di 6 stipendi insoluti. Purtroppo quella protesta, a distanza di qualche mese, ha prodotto il licenziamento collettivo di ben 23 dipendenti e l’esternalizzazione dei servizi di pulizia. A distanza di 4 anni si è riproposto il problema e gli stipendi non venivano corrisposti da ben 10 mesi. Era il mese di giugno 2016 quando è stata indetta, dalla scrivente O.S., un’assemblea sindacale con la partecipazione della Direttrice della Fondazione.

In quella riunione venivamo a conoscenza di un credito pregresso, vantato nei confronti della Regione Calabra, per un importo di oltre un milione di euro e riferito agli anni pregressi dal 2010 al 2014. Da subito si era deciso di indire una manifestazione presso la sede della Regione Calabria e sbloccare al più presto i pagamenti. Dopo una serie di vicissitudini, a fine anno la Regione Calabria ripiana i debiti e la Fondazione paga tutti gli stipendi pregressi ai lavoratori. Finita questa fase tutto doveva procedere in maniera regolare, sia in ragione dell’obbligo legislativo della fatturazione elettronica da pagare entro i 30 giorni dalla data di presentazione, sia perché le competenze regionali dei Servizi Sociali erano passati all’ASP. Pertanto tutti i pagamenti dovevano essere fatti entro i 30 giorni dalla data di presentazione delle fatture. In atto la Fondazione incassa mensilmente le rette degli anziani ricoverati (circa 60) e la Prefettura versa soldi per i 10/12 profughi ospitati al terzo piano di tale struttura.

A fronte di tutto ciò, le economie della Fondazione non dovevano segnare il passo e il bilancio poteva registrare una riserva di ossigeno per eventuali imprevisti. Invece, riceviamo le continue lamentale dei lavoratori che ancora aspettano lo stipendio dal mese di Aprile ad oggi con un arretrato di ben 8 mensilità. Si lascia immaginare con quale rabbia questi lavoratori devono affrontare la grave sofferenza economica familiare : non poter pagare da mesi le bollette dell’utenza elettrica, del gas, le rate dei mutui, il carburante per recarsi al lavoro, ecc.. Insomma decine di famiglie monoreddito con figli minori a carico che chiedono continuamente, come se fosse un elemosina, il loro sacrosanto stipendio per un lavoro di grande importanza sociale, fatto di assistenza continua a persone disabili e allettate, bisognosi di essere puliti, lavati, cambiati e imboccati. Per poi sentirsi dire, dalla responsabile di turno, quando si va chiedere lo stipendio “siamo in Calabria se non vi sta bene licenziatevi”.
Disperazione e rabbia camminano passo dopo passo accanto a questi lavoratori e sarà difficile mantenere la calma ancora per molto.

Pertanto, riteniamo opportuno che ci sia un momento di verità e capire perché gli stipendi non vengono pagati in maniera regolare. Questo abbiamo chiesto a Sua Eccellenza il prefetto e questo chiederemo a tutti i livelli istituzionali, perché noi crediamo che la Calabria deve dare segnali forti di giustizia e legalità, rispettare le Leggi dello Stato e i Contratti Collettivi di Lavoro e combattere tutte le forme distorte di ricatto e di sottomissione.