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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Siderno, tutto pronto per l’incontro nazionale del CD Giuseppe Romeo: “Non esiste una questione, ma un orgoglio meridionale”

Siderno, tutto pronto per l’incontro nazionale del CD Giuseppe Romeo: “Non esiste una questione, ma un orgoglio meridionale”
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È scattato il conto alla rovescia per l’incontro nazionale del Centro Democratico che si terrà a Siderno tra il 25 e il 26 settembre. Politici, autori e intellettuali esprimeranno idee e opinioni per la rinascita del sud Italia dalle stanze del Polifunzionale sito in via Francesco Macrì e, tra loro, ci sarà anche Giuseppe Romeo, che ha voluto anticipare quale sia il suo pensiero in proposito:

“Se volessimo correggere Gramsci potremmo dire che sembra si sia trovato un momento per capovolgere intellettualmente tutti i luoghi comuni della frattura tra Nord e Sud del Paese. Si potrebbe aggiungere anche una idea einaudiana, nel dire che non vi sia crescita per una nazione che si divide invece di unirsi. Anzi ricordare Einaudi può essere utile se ci fermassimo un attimo a riflettere sullo spirito profetico di una sua riflessione per la quale […] La nostra fortuna è unita con vincoli così stretti alla fortuna del mezzogiorno, che dobbiamo essere lieti che si cominci finalmente a diffondere un po’ di più il sentimento di giustizia e gli strumenti materiali ed ideali della civiltà presso i nostri fratelli del sud […].Una riflessione semplice a cui si aggiunge un paradosso contemporaneo. E cioè, che nel relegare in tutti questi anni il Mezzogiorno d’Italia nei recinti dell’indistinto mondo di riserva, lo si è trasformato – proprio per questa distinzione di ieri – in una macroregione che può e deve condividere obiettivi e capacità di crescita. Oggi in molti sono finalmente consapevoli che non esiste una “questione” ma un orgoglio meridionale. Un orgoglio che modifica il senso della distinzione e disegna la strada per il futuro. Uno spazio politico, economico e sociale che fa della diversità una risorsa sostituendo alla parola crisi quella più confacente alla storia delle nostre genti: opportunità.”