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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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Sindaco Rossano: “Sospendere la riorganizzazione dell’ospedale”

Sindaco Rossano: “Sospendere la riorganizzazione dell’ospedale”

| Il 29, Mag 2012

Antoniotti scrive a Scopelliti e minaccia: “Prima il nuovo nosocomio o faremo ricorso al Tar”

Sindaco Rossano: “Sospendere la riorganizzazione dell’ospedale”

Antoniotti scrive a Scopelliti e minaccia: “Prima il nuovo nosocomio o faremo ricorso al Tar”

 

 

(ANSA) – ROSSANO (COSENZA) – Sospendere la riorganizzazione dell’ospedale di Rossano sino a quando “non constateremo l’avvio dei lavori per il nuovo ospedale della Sibaritide”. Lo chiede il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, che ha scritto una lettera in tal senso al presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità Giuseppe Scopelliti, che minaccia di rivolgersi al Tar. “Siamo consapevoli – sostiene il Sindaco – dell’essenzialità di un riordino del servizio sanitario in Calabria e siamo disposti, non da oggi, ad affrontare con senso di responsabilità i sacrifici da esso derivanti. Non possiamo tuttavia permettere che questo territorio, nella sua interezza e senza tentazioni municipalistiche, venga ulteriormente penalizzato. L’attuazione delle direttive contenute nel decreto 106, infatti, produrrà soltanto squilibri gravi a danno dell’utenza dell’area urbana e dell’intero hinterland oggi canalizzato sui due presidi di Corigliano e Rossano”. “Se inascoltati, quindi – ha aggiunto – non avremo altra scelta che rivolgerci al Tribunale Amministrativo della Calabria. Sul rispetto dei livelli essenziali di assistenza, anzi tutto sul numero di posti letto oltre che sulla garanzia costante di sicurezza al paziente, oggi insufficienti o messi a serio rischio, non siamo disposti a cedere per nessuna ragione. Insieme alle popolazioni di questa vasta area, privata nei fatti dei posti letto necessari a garantire una normale risposta sanitaria, assumeremo ogni iniziativa per contrastare un disegno sostanzialmente errato nelle premesse e nei numeri, catastrofico negli effetti”. “Ciò che non si riesce a comprendere – ha scritto Antoniotti a Scopelliti – è come mai, pur in presenza di servizi strategici come l’elisoccorso, la rianimazione e la banca sangue, da sempre ubicati nell’Ospedale di Rossano, è stato immaginato lo spostamento da Rossano di quei reparti operativi strettamente connessi, per funzionalità e gestione delle emergenze, a quei tre presidi salvavita citati prima. Vi sono criteri oggettivi, trasparenti e di evidenza immediata che, tuttavia, paiono esser stati misteriosamente calpestati, messi da parte oppure del tutto ed irresponsabilmente ignorati nel disegnare scenari futuri che, se definitivi, non faranno altro che aumentare la già intollerabile mole di disagi e disfunzioni gravi a tutta l’utenza territoriale canalizzata, oggi, sull’Ospedale Spoke di Corigliano-Rossano”.

redazione@approdonews.it