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Smart city, i 5 Stelle si scagliano contro Falcomatà

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“Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha partecipato con il suo assessore Agata Quattrone alla quarta edizione di Smart City Exhibition, festival dedicato in primo luogo a esperti e tecnici della Pa, chiamati a modernizzare i contesti che sono chiamati a dirigere. Speriamo vivamente che sia stata occasione di apprendimento per chi è stato scelto per governare Reggio Calabria, perché i risultati ad oggi raggiunti sarebbero ridicoli se non fossero tragici e dimostrano senza ombra di dubbio che nulla di significativo e sensato è stato fatto sul fronte di legalità, economia, qualità della vita, ambiente, mobilità, people e governance”. Usa l’ironia, ma è ugualmente durissimo il Metup Reggio Cinque Stelle nel condannare l’amministrazione Falcomatà, “colpevole di aver relegato Reggio Calabria al  102° posto sulle 106 città smart italiane e all’ultimo tra le città metropolitane”. Per il Meetup reggino si tratta della certificazione della “totale assenza di servizi che la popolazione continuamente è costretta a subire, dell’inerzia dell’amministrazione di fronte alla crisi economica che ha spezzato la città, della mancanza di progettualità e determinazione nell’affrontare i problemi strutturali di Reggio, della poca incisività nella lotta all’illegalità diffusa”. Reggio, ammettono i pentastellati, “sconta ancora la pesante eredità dell’amministrazione Scopelliti e del buco di bilancio che in quegli anni è stato creato, ma la roboante campagna elettorale con cui Falcomatà ha convinto la maggior parte della popolazione che sarebbe stato in grado di cambiare le cose, si è rivelata solo fumo. È passato quasi un anno dall’elezione del nuovo sindaco, qualche mese in meno dalla definizione della sua Giunta, che comprende un assessorato alla Smart city di cui non si apprezzano capacità ed efficacia, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Per gli attivisti, “sarebbe bene che il sindaco non affidasse ai suoi ascari il compito di difendere malamente l’indifendibile, perché è dalla sua casella di posta elettronica che regolarmente arrivano le comunicazioni di disservizi idrici, sono i suoi delegati ad aver assistito impotenti alla distruzione dell’aeroporto, ed è la sua Giunta a non essere stata in grado di risollevare la città dal baratro in cui l’hanno scaraventata dieci anni di scopellitismo e due di commissariamento”. Oggi come ieri, sottolineano i pentastellati “le periferie sono abbandonate, il centro, al di là degli interventi cosmetici, rimane piegato dagli stessi problemi infrastrutturali di base, a partire dalla mancanza di acqua e mezzi pubblici, e i giovani continuano a sognare un futuro lontano da questa città perché nessun posto di lavoro è stato creato, fatta eccezione per quelli necessari a infoltire lo staff del sindaco”. In più, sottolinea il meetup cittadino, “rimane un mistero, che ci ripromettiamo di svelare grazie ai nostri parlamentari, cosa stia succedendo con il decreto Reggio. Se credessimo alle parole del sindaco Falcomatà, su Reggio starebbe per essere scaricata una valanga di milioni, invece a quanto pare da Montecitorio arrivano voci di definanziamento”. Per il Meetup Reggio 5 Stelle, “chi ha l’onere ancor prima dell’onore di amministrare la città ha il dovere dell’onestà e della chiarezza, anche nell’ammettere ritardi, errori e problemi. Ma anche in questo Reggio Calabria sembra molto poco smart”.