Smartphone o tablet a letto: pessima idea Uno studio norvegese assicura: effetti negativi per il nostro cervello
Ormai è diventa un’abitudine, soprattutto tra i più giovani, che siano single o
anche coppie più o meno logorate: una piccola sessione di internet a letto “per
rilassarsi” prima di dormire. Prima si passano in rassegna tutti i social network
(Facebook, Instagram, Twitter), si controlla la propria casella mail, un po’ di
notizie su e giù per il web, uno scherzo su Whatsapp prima di impostare l’ora della
sveglia. Non vi è dubbio che le attività in questione abbiano nulla di calmante,
ma che al contrario stimolino il cervello prima di dormire, contribuendo a fare esattamente
l’opposto di ciò che ci serve per ricaricare le batterie. Uno studio norvegese condotto
su un campione di 1000 studenti dai 16 ai 19 anni ha dimostrato gli effetti dannosi
del “rituale”. Prima conseguenza: l’insonnia. L’uso intensivo dei dispositivi
collegati (smartphone, Tablet, computer) infatti aumenta il tempo richiesto per il
soggetto di passare dallo stato di sveglia a quello di sospensione. L’esposizione
prolungata al buio, del display retroilluminato del dispositivo sconvolge anche la
produzione di melatonina, che com’è noto regola i ritmi biologici e, di conseguenza,
il nostro “orologio interno”. In poche parole, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, l’esito della ricerca in questione non porta
ad altro che ad un vecchio ed immortale consiglio: non c’è nulla di meglio di
un buon libro prima di andare a dormire!