“SolaRoad”: il primo percorso ciclabile solare al mondo L'alternativa pista ciclabile si trova in Olanda
In Olanda è stata presentata ieri la prima pista solare per
biciclette al mondo, un progetto rivoluzionario che secondo i suoi progettisti potrebbe
consentire la carica di biciclette e veicoli elettrici in tutta la rete stradale
olandese (140.000 km, 25.000 km di piste ciclabili). Denominata “SolaRoad”, la pista
è stata costruita su una strada di 70 metri a nord di Amsterdam attraverso diversi
moduli di 2,5 metri per 3,5 metri coperti con pannelli solari. Questi sono stati
coperti con vetro temperato, antiscivolo per evitare incidenti. Le biciclette e veicoli
elettrici potrebbero un giorno essere in grado di ricaricare le batterie da strada
o la bicicletta, con la spina elettrica o in maniera wireless, assicura Stefan De
Wit, uno scienziato coinvolto nel progetto. In 16 giorni di servzio, la bicicletta
ha prodotto 140 chilowatt / ora. Per ora, l’elettricità generata viene iniettata
nella rete elettrica, ma potrebbe anche essere utilizzato in futuro per illuminare
la strada pubblica.Il progetto finora è costata circa 3 milioni di euro, soprattutto
in spese di ricerca e sviluppo, secondo SolaRoad, rifiutando però di indicare qual
è il prezzo per chilometro.Ad inaugurare la pista, il ministro dell’economia, Henk
Kamp, che ha guidato la bici sui 70 metri di pista ciclabile, situata su un percorso
che accoglie circa 2.000 ciclisti al giorno.Il paese con più di 17 milioni di persone
residenti, dove la bici è estremamente popolare, spera di triplicare la quota di
energia rinnovabile nel suo consumo energetico entro il 2020 e di essere “fortemente
neutrale” entro il 2050, ha detto il signor Kamp. SolaRoad sarà testata per due anni.
L’obiettivo del progetto è quello di installare entro cinque anni una strada solare
percorribile, mentre il numero di auto e moto continua ad aumentare.”Siamo fiduciosi
sul fatto che entro cinque anni, avremo un prodotto su larga scala,” ha aggiunto
sDe Wit.Se i Paesi Bassi che non sono il massimo per quanto riguarda l’esposizione
solare puntano all’energia del sole per il proprio futuro, figuriamoci il Belpaese
che è la terra del sole soprattutto nel Mezzogiorno, quali ambizioni potrebbe nutrire
in tal senso, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che si augura che dopo il boom del fotovoltaico che tante devastazioni ha
fatto nelle nostre terre, si incominci a ragionare su un utilizzo più razionale
delle fonti rinnovabili come stanno pensando altri stati europei che in questo si
dimostrano sempre più avanti del nostro.