Soluzione per dipendenti della Multiservizi di Reggio, in 272 non saranno più licenziati
redazione | Il 28, Giu 2013
Gli incontri istituzionali hanno permesso di individuare un percorso legislativo che permette di proseguire l’attività lavorativa del personale che aveva la scadenza del contratto al 30 giugno
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Soluzione per dipendenti della Multiservizi di Reggio, in 272 non saranno più licenziati
Gli incontri istituzionali hanno permesso di individuare un percorso legislativo che permette di proseguire l’attività lavorativa del personale che aveva la scadenza del contratto al 30 giugno
REGGIO CALABRIA – Si è risolta positivamente la vertenza riguardante i 272 lavoratori della Multiservizi, società partecipata del Comune di Reggio Calabria, il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno. Da lunedì i dipendenti della società continueranno a lavorare. E’ la decisione assunta al termine della riunione che si è svolta oggi in Prefettura alla presenza del prefetto Vittorio Piscitelli, del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, della terna commissariale che regge l’amministrazione dopo lo scioglimento dell’ente e dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Soddisfatti i sindacati per l’esito della riunione.
“Abbiamo individuato – ha affermato Mimma Pacifici, segretario comprensoriale della Cgil – un percorso percorribile e realizzabile. Percorso che noi avevamo indicato sin dall’inizio con la petizione che abbiamo sottoposto all’attenzione dei cittadini. Oggi segniamo una grande svolta nella città. I lavoratori non saranno più licenziati e noi proseguiremo il nostro impegno per arrivare il prima possibile alla soluzione definitiva del problema”. Qualche perplessità è stata espressa da Giuseppe Larizza, della Cisl, che ha parlato di procedure complesse a livello nazionale che riguardano l’interpretazione del comma 4 della legge sulla spending review. “Occorrerà lavorare anche su quel fronte per giungere ad una soluzione che sia soddisfacente e condivisibile per tutti”. Ieri dieci dipendenti della società, per protesta, erano saliti sul tetto del Municipio di Reggio Calabria.