Soppressione Ufficio giudice di pace di Taurianova, l’avv. Sorace si scaglia contro i Commissari "La triade non ha dato seguito agli impegni presi, vanificando tutto il lavoro fatto dall'associazione dei Comuni"
Ferma critica dell’avv. Giuseppe Sorace, difensore civico emerito del Comune di Taurianova e decano del Foro, sulla soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Taurianova, divenuta ormai definitiva con Decreto del Ministero della Giustiza del 10 novembre. Al momento, salvo improbabili sorprese, con l’entrata in vigore del Dm in questione, la sede taurianovese sarà definitivamente accorpata a Palmi. Nella Piana, invece, rimarranno i presidi di Laureana di Borrello, Sinopoli, Oppido Mamertina e Cinquefrondi.
Queste le sue dichiarazioni al riguardo: “La soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Taurianova è semplicemente inconcepibile e chi ha permesso che ciò avvenisse deve assumersi le proprie responsabilità. L’Associazione degli enti che si era assunta l’incarico di mantenere e gestire la sede, composta dai Comuni di Taurianova, capofila, Cittanova, Molochio, Rizziconi e Terranova Sappo Minulio, a differenza di quanto fatto in molti altri posti, non ha indicato il personale da inviare per la formazione, non ottemperando così ad un impegno assunto nella convenzione e ad una delle condizioni poste dalla legge per la permanenza della sede. Da qui la soppressione. E’ paradossale che l’amministrazione Romeo, sciolta per presunte infiltrazioni mafiose, si sia prodigata per la permanenza di un simile presidio di giustizia, e chi è subentrato dopo, la commissione straordinaria, non abbia dato seguito agli impegni presi, vanificando il tutto. Ricordo anche che di recente la città è stata privata di altre due importanti istituzioni, nel silenzio più assordante di chi la governa, la Tenenza della Guardia di Finanza e la sede dell’Agenzia delle Entrate. Non è questione di campanilismo o interessi di parte, ma di necessità, un ufficio del genere non è un optional. Il Giudice di Pace è un presidio indispensabile per una comunità, qui ben rappresentato dai Giudici Divina Alfano (coordinatrice) e Antonio Delfino, ed è di rilevante importanza averlo quanto più vicino possibile, visto che esso nasce e si connota come giudice di prossimità cui il cittadino si rivolge, anche senza legale, per una moltitudine di questioni. A mio modesto avviso, in primis, è chi sta amministrando il Comune di Taurianova che aveva l’obbligo giuridico e morale di fare il possibile ed anche l’impossibile per assicurare la permanenza dell’ufficio: mi chiedo se ciò sia stato fatto? Perdere un’istituzione del genere, in un momento di grave crisi per la comunità, rappresenta un danno incalcolabile. Si valuti, adesso, se sia ancora possibile fare qualcosa, come ricorrere al Tar o quant’altro?”.