Sorpresi ad incendiare cavi di rame, arrestati due fratelli Denunciati anche per reati ambientali e ricettazione. La Polizia ha sequestrato 140 chili di "oro rosso"
Nella serata del 14 aprile scorso, gli Agenti della Polizia di Stato delle Volanti, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, nell’ambito dei servizi disposti con il “Progetto Athena” in ambito cittadino, hanno arrestato due fratelli reggini, V.S. e V.A., di 44 e 47 anni, sorpresi a incendiare cavi di rame. Nel dettaglio, gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti in località San Gregorio, per una segnalata densa nube di fumo proveniente da un torrente sito in quella zona industriale. Giunti sul posto, hanno sorpreso i due fratelli intenti ad incendiare un ingente quantitativo di cavi di rame, di provenienza furtiva, per separare il metallo dalla guaina esterna in plastica onde poter recuperare il prezioso metallo da vendere illecitamente, atteso l’elevato valore economico raggiunto da tale minerale negli ultimi anni.
Il metallo, per un peso complessivo di 140 kg, e del valore commerciale di circa 1000 euro, è stato sequestrato ed affidato in giudiziale custodia poiché non è stato immediatamente possibile stabilirne la provenienza. Gli Agenti della Polizia di Stato hanno sequestrato l’autovettura in uso agli arrestati, utilizzata per il trasporto del metallo presso il torrente ove è stato incendiato, e tratto in arresto i germani per il reato di ricettazione e per combustione illecita di rifiuti, reato quest’ultimo normato negli ultimi anni per scopi di tutela ambientale.
Dopo le formalità di rito e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i rei sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, conclusosi con la convalida degli arresti eseguiti in flagranza di reato.
L’importante risultato raggiunto per il contrasto al fenomeno dei furti dell’oro rosso conferma l’attenzione posta sul tema da parte della Polizia di Stato, considerato anche l’impulso dato dal Ministero dell’Interno all’intensificazione dei controlli in materia attraverso la predisposizione periodica di servizi specifici.
Su disposizione del Questore i due pregiudicati, già gravati da numerosi precedenti di polizia, saranno proposti per l’applicazione di una misura di prevenzione personale attesa la pericolosità sociale evidenziata.