Sorpresi con un ordigno esplosivo ad alto potenziale a Lamezia, finiti in manette due trentenni
redazione | Il 01, Lug 2013
Avevano già depositato la bomba che nel frattempo i carabinieri avevano individuato quando sono tornati sul posto per ritirarla. Lì i militari li hanno sorpresi e arrestati riuscendo anche a recuperare, oltre alla bomba, due timer, uno manuale e uno digitale, e altro materiale
Sorpresi con un ordigno esplosivo ad alto potenziale a Lamezia, finiti in manette due trentenni
Avevano già depositato la bomba che nel frattempo i carabinieri avevano individuato quando sono tornati sul posto per ritirarla. Lì i militari li hanno sorpresi e arrestati riuscendo anche a recuperare, oltre alla bomba, due timer, uno manuale e uno digitale, e altro materiale
LAMEZIA TERME (CZ) – Due persone sono state arrestate dagli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme perchè trovate in possesso di un ordigno esplosivo ad altissimo potenziale distruttivo. Si tratta di Francesco Rocca, 30 anni, e di Angelo Anzalone, 35, già noti alle forze dell’ordine. Gli agenti hanno attuato un servizio di osservazione e appostamento che ha consentito l’arresto in flagranza dei due dopo aver appreso della presenza di un ordigno esplosivo nei pressi di un capannone industriale, un tempo adibito a sansificio, su via Indipendenza della città calabrese. Intorno alle ore 22 di ieri, nel luogo in cui è stata accertata dagli agenti, a seguito di un sopralluogo, la presenza dell’ordigno, sono giunti a bordo di un auto i due che, recuperato l’ordigno, sono stati bloccati dagli agenti già appostati in zona da tempo. Sul posto gli artificieri della Polizia di Stato hanno eseguito la messa in sicurezza la bomba che, da accertamenti successivi, è risultato essere composta da un contenitore di acciaio con miccia contenente circa 7 kg di polvere pirica e 71 bulloni di ferro. Sono stati inoltre sequestrati un timer digitale a programmazione elettronica, un timer manuale e una batteria da 12 volt. Sono in corso indagini al fine di individuare l’eventuale obiettivo dell’ordigno che, se fatto esplodere, avrebbe avuto – sottolineano gli inquirenti – effetti devastanti. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Lamezia Terme.