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Lotti a insediamento consulta sindaci Pd

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CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Luca Lotti, tiene a battesimo la Consulta dei sindaci del
Partito democratico. Il terzo organismo collegiale del partito guidato dal
segretario regionale Ernesto Magorno – costituito dopo le Consulte di
legalità e sanità – si è insediato questo pomeriggio nella Casa delle
Culture della Provincia di Catanzaro. Un appuntamento importante che
coincide con la visita del premier Matteo Renzi, stamattina a Mormanno e
Cosenza, e che secondo Lotti non è affatto casuale. “I sindaci hanno un
ruolo e un compito importante per il Pd e per la politica – ha detto Lotti
– siete la nostra linfa, la nostra base, i primi ascoltatori del
territorio. Il sindaco è il punto di riferimento, il primo cittadino anche
di quelli che non l’hanno eletto. Siate sentinella importante, il Governo
vi è vicino”. La Consulta dei sindaci del Pd sarà guidata da Anna Maria
Cardamone, primo cittadino di Decollatura: “Questo organismo deve essere
capace di rrobustire il dialogo tra istituzioni e realtà territoriali – ha
affermato Anna Maria Cardamone -. Sta a noi riuscire a trovare la formula
giusta per farla funzionale, e non farne una camera di compensazione di
interessi che non trovano spazio. I cittadini e le loro istanze vengono
prima di tutto”. A fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella duplice veste
di segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro e presidente
dell’Ente intermedio del Capoluogo di Regione. Bruno saluta il
sottosegretario Lotti definendolo “amico della Calabria”. Sono i fatti e la
costante presenza nella nostra regione a suggerire una grande attenzione ai
calabresi di Lotti che “non manca di ascoltare, sostenere e dare risposte
alla Giunta regionale, ai consiglieri e alla deputazione in campo per
risolvere i problemi atavici di una terra per troppo tempo marginalizzata.
Ed è significativo – dice Bruno – che Lotti sia qui per tenere la Consulta
dei sindaci, il terzo organismo collegiale costituito dal Pd per riaprire
il confronto con i cittadini. Anche nella visione della nuova Area Vasta i
sindaci sono i protagonisti della sfida che abbiamo davanti: cambiare la
Calabria. Per troppo tempo siamo stati considerati un peso piuttosto che
una risorsa: il premier Renzi ha il grande merito di aver rimesso lo
sviluppo della Calabria in cima all’agenda politica. Questa mattina a
Mormanno ha ripreso e rilanciato i grandi temi dell’agroalimentare, del
porto di Gioia Tauro e dell’alta velocità come opportunità di crescita per
agganciare la Calabria all’Europa. Rappresentiamo la Calabria pulita,
quella che lotta per la legalità e contro le mafie, per una sanità giusta,
per un futuro migliore accanto al segretario regionale Magorno e il
presidente Oliverio. Da qui – conclude Bruno – vogliamo ripartire per il
nostro grande riscatto”. Al tavolo della presidenza anche il presidente del
consiglio regionale Nicola Irto che plaude alla costituzione della Consulta
come “possibilità di un partito che riesce ad incontrarsi di nuovo, a
confrontarsi, soprattutto con la parte di frontiera”. Parlando con i
sindaci dei ruolo, della funzione e delle attività dei sindaci il pensiero
di Irto corre ai tanti amministratori che anche nelle ultime ore sono stati
colpiti da intimidazioni: la Consulta dei sindaci vuole amplificare la loro
voce e fare quadrato attorno alle tante battaglie per la legalità. “Stasera
si insedia la terza consulta tematica del Pd – ha aggiunto il capogruppo
del Partito democratico in consiglio regionale – la scelta della guida è
ricaduta su un sindaco donna, caratterizzando in positivo il Pd che decide
di occuparsi delle amministrazioni e dei sindaci, primo elemento di
frontiera e livello di ascolto”. Tra gli interventi quello del sindaco di
Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del collega di Pizzo Gianluca Callipo,
di Castrovillari Mimmo Lo Polito, e di Satriano, rappresentante dell’Anci
piccoli Comuni, Michele Drosi; ma anche quello del presidente della
Consulta della sanità, Leofranco Rizzuti. A parlare dei sindaci “presidio
del territorio” anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che
li definisce anche “servitori dello Stato”. “Le consulte servono a dare
voce ai cittadini, non sono inutili organismi ma i aiutano a ritrovarci
uniti e non a coprire inutili caselle – dice Magorno –L’idea della Consulta
nasce proprio come una mediazione tra i sindaci, le proposte e il governo
della regione. Un grande partito come il nostro deve avere il coraggio di
assumersi le proprie responsabilità: dobbiamo fare in modo che il Pd sia
unito in ogni territorio della nostra regione e sono i sindaci per primi a
dover alimentare unità. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di
indicare la strada dell’unità e il rispetto delle regole”. Il segretario
regionale democratico ha anticipato la costituzione di altre due consulte:
la prima sulla agricoltura, che sarà costituita da Nicodemo Oliverio, e la
seconda sulle infrastrutture. “Procederemo quindi a fare gli stati generali
del Pd – conclude Magorno e e chiederemo a Matteo come segretario nazionale
del Pd di presiedere. Il vuole camminare unito perché unito ce la farà”.
“Oggi è stata una bella giornata, ha segnato concretamente quello che è
l’impegno del Governo nazionale per la Calabria – ha detto il presidente
Oliverio -. Si apre una fase impegnativa che ci dovrà vedere dispiegare una
azione di governo che non ripeta gli errori del passato: abbiamo bisogno
di costruire una forte sinergia la Giunta e il sistema delle autonomie
locale, i comuni e le forze sociali. La sfida che abbiamo davanti è
difficile, la vinceremo se ognuno, chiamato a fare la propria parte per
crescita, sarà consapevole di questa responsabilità. Che non significa
‘pensiero unico’, ma confronto e poi sintesi, per decidere e andare avanti”.

Sarà un segno del destino, ma non è un caso che Renzi sia stato in Calabria
il giorno dell’insediamento della Consulta dei sindaci Pd. Parola del
sottosegretario Luca Lotti che assicura: “Non siamo venuti a farci vedere,
ma siamo venuti a portare un idea diversa che c’è nei confronti della
vostra regione”. Lotti si complimenta con Magorno per la scelta di
istituire le consulte come “strumento per mettere attorno ad un tavolo
coloro che vogliono discutere”. Parla anche di sanità, dimostrandosi
informato su quanto accade in questi giorni per via del provvedimento sulla
riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il commissario alla sanità Scura
non risponde a Lotti o a Gelli, ma deve rispondere ai calabresi, al
ministro e al governo”. “Se ci sono problemi, come è chiaro che ci siano,
mi farò carico di riferirlo al ministro Lorenzin”, ha aggiunto Lotti. Poi è
tornato sull’importanza del ruolo del sindaco che con il proprio modo di
fare, il realizzare quelle che sembrano promesse ma diventano fatti
concreti, restituisce credibilità alla politica.

L’EX CINQUE STELLE BARBANTI ADERISCE AL PARTITO DEMOCRATICO

Prima dell’insediamento della consulta dei sindaci, il sottosegretario Luca
Lotti ha incontrato una delegazione dei Sindacati autonomi di polizia
(Coisp, Consap e Sap), le cui segreterie provinciali hanno organizzato un
presidio davanti al palazzo della Provincia. I sindacati hanno consegnato
al sottosegretario una nota che evidenzia le condizioni di estremo disagio
in cui si trovano ad operare le forze dell’ordine in Calabria, con “una
carenza evidente di uomini e mezzi”, ha spiegato Giuseppe Brugnano,
segretario regionale del Coisp. Al termine della riunione della Consulta,
invece, Lotti ha incontrato i precari della Giustizia, dopo aver tenuto una
conferenza stampa di carattere prettamente politico: presentata
ufficialmente l’adesione dell’ex deputato del Movimento cinque stelle
Sebastiano Barbanti al Partito democratico. “Con Sebastiano Barbanti – ha
detto Lotti – l’amicizia non nasce cinque mesi fa. Ci siamo conosciuti e
confrontati dal primo giorno di ingresso in Parlamento. Abbiamo anche
discusso perché avevamo e abbiamo tante posizioni contrastanti. Però ho
apprezzato la sincerità e l’impegno di Sebastiano. Quando dopo vari mesi mi
ha comunicato la propria decisione di fare parte del nostro gruppo sono
rimasto contento perché so che il Pd oggi non solo ha un deputato in più ma
perché so che ha una risorsa in più. Una persona che ha manifestato sempre
capacità, intelligenza e spirito critico. Pur da un altro ruolo, mi ha
sempre sollecitato con uno spirito positivo”. Barbanti ha parlato delle
motivazioni della sua scelta, dopo un interlocuzione di diversi mesi e
ribadendo l’impegno a svolgere il proprio ruolo “da cittadino che intende
dare voce ai cittadini e non più come cavaliere solitario. Il Pd – ha
sostenuto ancora Barbanti – è l’unico interlocutore in grado di incidere
sulla vita delle persone attraverso il fare e non solo il dire. L’adesione
al Pd mi consentirà di proseguire l’attività di deputato con gli strumenti
giusti. Certo dipenderà da me fare la differenza”. Il segretario
provinciale del Pd, Enzo Bruno, che è anche segretario provinciale del Pd
di Catanzaro ha voluto, infine, dare il benvenuto a Barbanti che “è di
fatto un deputato della nostra Federazione”.