Condanna a 16 anni di carcere al calabrese Preiti nel processo sulla sparatoria a Palazzo Chigi
redazione | Il 21, Gen 2014
Per Luigi Preiti, il calabrese originario di Rosarno che il 28 aprile dello scorso anno ha sparato davanti palazzo Chigi ferendo 3 carabinieri, l’accusa aveva chiesto 18 anni
Condanna a 16 anni di carcere al calabrese Preiti nel processo sulla sparatoria a Palazzo Chigi
Per Luigi Preiti, il calabrese originario di Rosarno che il 28 aprile dello scorso anno ha sparato davanti palazzo Chigi ferendo 3 carabinieri, l’accusa aveva chiesto 18 anni
ROMA – Sedici anni di carcere: è il responso del processo, celebrato davanti al giudice Filippo Steidl con rito abbreviato, a carico di Luigi Preiti, l’uomo che il 28 aprile dello scorso anno sparò davanti a Palazzo Chigi mentre era in corso l’insediamento del governo di Enrico Letta, colpendo alcuni carabinieri e ferendone quattro.
Al termine della sua arringa la pubblica accusa, rappresentata dal pubblico ministero Antonella Nespola, ha chiesto la condanna a 18 anni di carcere per il calabrese. Non è escluso che in serata il giudice dell’udienza preliminare possa pronunciare la sentenza.
Preiti è accusato di tentato omicidio plurimo, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. A seguito della sua sparatoria subì gravi ferite il brigadiere Giuseppe Giangrande, che attualmente soffre di tetraplegia. Ferito poi Francesco Negri ad una gamba ed il carabiniere Delio Marco Murighile. Illeso invece il quarto carabiniere che al momento della sparatoria si gettò a terra.
Sulla vicenda, intanto, trapelano indiscrezioni circa l’arrivo alla segreteria della presidenza del Consiglio, prima che avvenisse la sparatoria, di alcune telefonate con le quali si sollecitavano “aiuti per la Calabria”. Le indagini disposte dal magistrato avrebbero comunque escluso un legame tra il gesto di Preiti e le comunicazioni ricevute da funzionari della Presidenza del Consiglio.