Spazzatura, la piaga di Reggio. La denuncia di Giovanni Belmonte (M5S)
redazione | Il 16, Lug 2014
“Passare di lato ai cassonetti o gettare l’immondizia è, ormai, diventata un’impresa ardua: bisogna districarsi tra insetti, fare attenzione alle blatte che non salgano addosso, per poi trasportarle inconsapevolmente dentro casa, munirsi di maschera antigas, o tapparsi il naso, per non respirare gli odori nauseabondi emanati dai cassonetti”
Spazzatura, la piaga di Reggio. La denuncia di Giovanni Belmonte (M5S)
“Passare di lato ai cassonetti o gettare l’immondizia è, ormai, diventata un’impresa ardua: bisogna districarsi tra insetti, fare attenzione alle blatte che non salgano addosso, per poi trasportarle inconsapevolmente dentro casa, munirsi di maschera antigas, o tapparsi il naso, per non respirare gli odori nauseabondi emanati dai cassonetti”
Odori nauseabondi, insetti, roditori, pulizia zero. I cassonetti della spazzatura
sono delle vere e proprie bombe ad orologeria, pronte a scatenare la loro
virulenza nel momento in cui si sottovaluta il rischio igienico sanitario. È quanto
evidenzia Giovanni Belmonte, organizer del meetup 162 Movimento5Stelle
Reggio Calabria, il quale sottolinea, che il degrado ambientale, dovuto
all’accumulo dei rifiuti, è sotto gli occhi di tutti ed il problema si fa ancora più
grave con l’aumento delle temperature. Passare di lato ai cassonetti, molti sono
adiacenti ai marciapiedi, o gettare l’immondizia – continua Belmonte – è, ormai,
diventata un’impresa ardua: bisogna districarsi tra insetti, fare attenzione alle
blatte che non salgano addosso, per poi trasportarle inconsapevolmente dentro
casa, munirsi di maschera antigas, o tapparsi il naso, per non respirare gli odori
nauseabondi emanati dai cassonetti. O meglio, quel che resta. Infatti –
evidenzia Belmonte – quelle lamiere bruciate e prive di coperchio possono solo
definirsi reperti archeologici di ciò che in passato era un cassonetto. Il disagio è
ancora maggiore, per chi ha la sfortuna di avere un cassonetto della spazzatura
a pochi metri dalle finestre della propria casa, costretto a stare tutta la giornata
con le finestre chiuse. Di fronte a questo scenario sconsolante, prosegue
l’organizer, non degno di una futura città metropolitana, urge un immediato
intervento di lavaggio e disinfezione dei cassonetti, nonché una derattizzazione
e disinfestazione delle aree circostanti ad essi.
Pertanto, conclude Belmonte, si chiede ai Commissari prefettizi, di attivarsi,
affinché siano predisposti interventi mirati alla soluzione delle problematiche di
cui sopra, in modo da garantire la tutela igienico sanitaria del territorio e dei cittadini.