Speranza (Sel): “E’ arrivata la legge di stabilità, occasione sprecata per dare equità”
redazione | Il 17, Ott 2012
“Anche in questo caso il governo Monti non si smentisce e con qualche verniciata di equità fiscale procede a colpire i ceti meno abbienti”
Speranza (Sel): “E’ arrivata la legge di stabilità, occasione sprecata per dare equità”
“Anche in questo caso il governo Monti non si smentisce e con qualche verniciata di equità fiscale procede a colpire i ceti meno abbienti”
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sulla stabilità per l’anno 2013, prevedendo interventi per un ammontare di circa 12 miliardi di euro.
Anche in questo caso il governo Monti non si smentisce e con qualche verniciata di equità fiscale procede a colpire i ceti meno abbienti.
E’ vero vi è la riduzione di un punto percentuale dell’aliquota IRPEF , quindi si passa per i redditi bassi fino a 15.000,00 dal 23 al 22% e per i redditi da 15.000,00 a 28.000,00 dal 27 al 26%; fin qui niente di male, ma tale misura viene ad essere violentata dalla conferma dell’aumento IVA che passerà dal 01/07/2013 dal 21 al 22% per i beni ordinari e soprattutto dal 10 all’ 11% per i beni primari ( zucchero, carne, pesce, uova,miele, energia elettrica e gas per abitazioni, caffè , tè, ecc.), è facile comprendere che il bilancio sarà negativo per famiglie.
Intanto i rappresentanti di questo Governo continuano a vendere fumo in televisione; loro saranno ” tecnici” ma gli altri non sono scemi!
Il massimo della perversione burocratica si raggiunge con il limite alle deduzioni e detrazioni. Ovverosia gli interessi passivi sui mutui contratti per acquistare la prima casa, le spese veterinarie, le spese funebri sostenute nel caso della morte di familiari, le spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria dei figli e quelle per la pratica sportiva degli under 18, i premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, le erogazioni liberali in denaro a favore dello Stato, così come di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro che svolgono o promuovono attività di studio, si potranno detrarre fino ad un massimo di 3.000,00 euro ( detrazione che sta al 19%); tuttavia si salvano solo coloro che hanno redditi sotto i 15.000,00.
Sia le deduzioni che le detrazioni subiranno una franchigia di 250,00 perciò si scarica solo la parte eccedente, a parte i contributi previdenziali ( esempio i contributi che pagano i commercianti o gli artigiani)
Vi saranno nuove riduzioni su Regioni, pubblico impiego, Sanità e Ministeri.
Blocco dei contratti fino al 2014 nel pubblico impiego. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale, che tornerà nel 2015.
Altra perla dei “tecnici” i tagli sui permessi previsti dalla Legge 104/1992 per il disabile o per la
cura di parenti affetti da handicap. In particolare la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della PA o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Pertanto sono esclusi dal pagamento i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili ( che è un classico).
E le pensioni di guerra e di invalidità? Novità, saranno serenamente soggette ad IRPEF!!
Per gli esodati è previsto un fondo, e vedremo l’entità e l’attuazione.
Vengono stanziate disponibilità finanziarie di 300 milioni di euro per il 2013 per far fronte alle penalità contrattuali derivanti dalla mancata realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.
Ringraziamo per questo, l’ennesima follia populista firmata Silivio Berlusconi
Verrà, finalmente attuata la Tobin tax, cioè la tassa sulle transazioni finanziarie, infatti l’Italia rientra tra gli 11 Paesi europei che hanno voluto tale tassa, ma non era stata applicata.
L’imposizione è un prelievo dello 0,1% sulle transazioni finanziarie relative ad azioni e titoli, e addirittura dello 0,01% sulle transazioni dei derivati; è evidente che tali aliquote dovevano essere molto più alte e far pagare i grandi gruppi finanziari e non colpire deduzioni, detrazioni, IVA per le famiglie, blocco contratti o tassazione di pensioni di guerra.
FILIPPO SPERANZA, Referente Sportello Economia SEL provinciale
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