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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 02 LUGLIO 2024

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Speziali: Autonomia Differenziata: è compiuta da “farlocchi o caporali”? No, a me l'Autonomia Differenziata, non piace e se per questo neanche l'accetto

Speziali: Autonomia Differenziata: è compiuta da “farlocchi o caporali”? No, a me l'Autonomia Differenziata, non piace e se per questo neanche l'accetto

| Il 24, Giu 2024

Riceviamo e pubblichiamo

No, a me l’Autonomia Differenziata, non piace e se per questo neanche l’accetto.
Intendiamoci è legge dello Stato -almeno per ora e fino alla sua certa abrogazione ‘gratias manu referendari’- ma che nessuno, proprio nessuno nello specifico di qualcuno, persino a sinistra, si permetta di inscenare ‘stracciamento di vestiti’ (con annessi capelli per chi li ha), oppure lanci lai e bai, nel merito di specie.
Tutta questa storia, difatti, ebbe inizio, allorquando sul finire della XIII Legislatura, cioè 1996/2001, il ‘gracilino’ Governo Amato II -messo in piedi a Maggio 2000 (in seguito alla ‘scoppola’ elettorale’ del centrosinistra alle regionali)- ci rifilo`il frutto della ‘mela avvelenenata’ il cui tema è la Riforma del Titolo V°.
Persino l’allora ‘diessino’ Presidente della Camera, cioè Luciano Violante (a sua volta ‘intenditore’ di pentiti e pentismi, ma non so quanto di politica), sostiene oggi, benché a -‘suo beneficiante’?- ‘scoppio ritardato’, come la tal faccenda sia stata una mossa non solo falsa o azzardata, semmai nefasta.
Questa dichiarazione da ‘carità pelosa’, fa il paio con le ‘mosse odierne’ di Roberto Occhiuto, Presidente pro tempore (molto pro tempore), della Regione Calabria e Vicesegretario Nazionale (non Vicario, benché desiderasse tanto esserlo) di Forza Italia.
Si, ‘carità pelosa’, poiché se è vero come è vero, che l’Autonomia Differenziata è un elemento essenziale, qualificante e condiviso dell’attuale maggioranza di Governo, il ‘fu Partito’ (o para tale) di Berlusconi, adesso non si può ‘lamemtare’ o parte di esso, ‘tirarsi’ indietro, sostenendo (sarà solo a parole?) attraverso qualcuno dei suoi esponenti, avversità, perplessità e contrarietà.
A parte come sarebbe d’uopo rammentare ‘urbi et orbi’ (in luogo al fatto che orbi non sta per ciechi e men che mai per senza memoria), che anche Roberto in un primo tempo voto` a favore dell’Autonomia Differenziata, in seno alla Conferenza Stato/Regioni, salvo poi a fare giuste bizze di ‘rimangiamento’, le quali non mi paiono le mosse da sincera resipiscenza, bensì frutto di ‘calcolicchi elettoralistici’ (o, peggio ancora, ‘riposizionamenti di poterucolo’ interna corporis all’interno di Forza Italia, ma a ‘trazione Tajani’).
In più, si ode di fondo persino la reprimenda e il disagio persino di Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio Regionale Calabrese, in quota Lega, nel mentre costui critica la legge voluta dal suo stesso Partito e stigmatizzando lo sventolio del gonfalone in capo alla nostra Regione, assieme ed appaiato a quello dei territori settentrionali, compiuto proprio dalla di lui collega di Movimento, tal Simona Loizzo (madame, la prossima volta, al netto dei propri suoi intimi deliri di onnipotenza da politicumemente, lo faccia, sen non altro con dei foulard di Hermes, al pari delle grandi signore, senza permettermi di definirla tale o meno: non ci conosciamo, benché mi giunge voce di chi l’avrebbe sostenuta elettoralmente, ovvero un tipino abbastanza squalliduccio, se ci riferiamo ai furtilegi in danno al Santuario di San Francesco di Paola, perciò uno potrebbe essere portato a dire ‘Dio li fa e poi li accoppia’? Fate vobis!).
A tutto ciò premesso, si aggiungono altri aspetti tecnico/contabili, i quali non sono quisquiglie e nemmeno dettagli da poco: 1) caos di competenze precipuo (ad esempio, una qualsivoglia Regione, potrebbe, unilateralmente, decidere di ridimensionare l’estensione di un Parco Regionale e/oTerritoriale); 2) a fronte di ‘binari differenti’ circa la strutturazione dei vari Servizi Sanitari Regionali, ci ritroveremmo con 20 Sanità locali, non sempre uniformemente livellizzate in maniera performante e professionale (senza obliare all’incivile e dolorosa emigrazione sanitaria, da cui già deriva un’ulteriore aggravio della spesa pubblica); 3) le altre materie di pertinenza regionale, ‘spaccherebbero’ la nostra stessa Italia (quindi vorrei proprio comprendere come fa a sostenere la sacralità laica del ‘suolo patrio’ il Partito di ‘Giorgita Melon’); 4), la non prevista, certificata è futuribilmente attualizzabile copertura finanziaria dei Lep (livelli essenziali di prestazione), ha messo sotto allarme la struttura della Presidenza della Repubblica, già vigile persino in riferimento ai punti elencati, senza contare, la ‘censura’ del Report della Commissione Europea, proprio di giovedì 21 Giugno u.s.
Aivoglia ad insistere con la sterile, melliflua, fallace ed apocrifa ‘propaganda’ che “l’Europa è composta da ‘cattivoni’, i quali non rispettano il Governo del nostro Paese, frutto di libere e democratiche elezioni (sottacendo, i ‘megafonisti afflitti’ -afflitti in tutti i sensi?!- di questa falsa narrazione che le suddette elezioni sono state partecipate da circa il 50% degli aventi diritto al voto: bella legittimazione popolare), perciò meno chiacchere a fior di labbra, magari indotte dai cacicchi o capataz del centrodestra poiché, altrimenti, ai malcapitati ed incredibili ‘maggiordomi, piuttosto che badanti’, dediti all’ossequio del capo (o della capa, proprio perché per il Parlamento non vi sono le preferenze, ma le cooptazioni), verrebbe
da dire e di imputargli, al netto della verità apodittica (e parafrasando il grande Totò): siete ‘farlocchi o caporali’ ?
Vincenzo Speziali