Speziali: “In ode e memoria della resistente, patriottica e partigiana Juanita Castro”
In ode e memoria della resistente, patriottica e partigiana Juanita Castro.
Che il (futuro ex) Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, assieme al (prossimamente di già) Presidente del Consiglio Comunale, Gianmichele Bosco, non solo non capiscono molto o nulla di politica, ma sono persino ‘due turisti’, delle Istituzioni, mi era chiaro, da tempo: almeno, però, Bosco, se non altro, salva le apparenze, mentre Fiorita (noto pure come ‘Fiorin Fiorito del Malsito’, oppure ‘Serbelloni Mazzanti Vien dal Municipio’), nemmeno quelle (e si sa o si capisce, poiché il peggiore, conosce ed attua sempre il peggio)!
Ordunque, a dimostrazione di quanto ho appena ribadito or ora, alla pubblica opinione -ma giammai, al loro ‘circolino di hippysinistrorsi’- porto un esempio calzante.
Costoro si sono sperticati, metaforicamente genuflessi, nel celebrare l’invito ad una notoria figlia del Castro, precisamente, quella di Raoul, già Presidente di Cuba, e succeduto al fratello Fidel.
Difatti, la figlia del Castro -si badi bene: è una formula di forbito italiano, per nulla volgare, ma poi, se qualcuno pensasse ad altro, sarà per un certo non so che di invidia repressa, ed allora può chiedere gratuita assistenza presso una professionista intranea allo staff del Sindaco catanzarese- dicevo la figlia del Castro è stata ricevuta con ‘Onori di Stato’ dai tal costoro e dai loro ‘cavalier serventi’, persino complice Antonello Talerico, il quale a breve -mi si dice e mi si riporta- che dopo la sessione di bilancio, cercherà di fare ‘cadere Fiorita e i suoi ortodossi puri'(il riferimento ai duri, per questi qua è un ossimoro in tutti i sensi!).
Già, perché il Consigliere Regionale, vorrebbe da subito candidarsi Sindaco, visto che tra tre anni, verrà tacciato come un ‘Fioritesco’ qualunque, sebbene ciò sia un’altra storia, che comunque rimane sogno del diretto interessato e non si verificherà, neanche se dovesse nevicate un Agosto.
Ma tornando alla figlia del Castro, i soggetti di specie che da ‘abusivi delle Istituzioni’ occupano le massime stanze del Municipio (in quel di Palazzo de Nobili), al solito, confermano di essere -politicumemente e ideologicumente parlando!- inopportuni, invasati, insulsi e fallimentari (ieri, oggi, domani e comunque sempre), proprio perché comunistioidi (para)rivoluzionari, i quali anelano ed incensano, una dittatura, infame e affamatrice, cioè, appunto, quella di Fidel e Raoul Castro.
Se proprio avessero voluto omaggiare qualcuno di suddetta famiglia -dimostrando quindi non solo di capire la politica, bensì di conoscere la storia, di saper riflettere e ragionare e, in ogni modo di voler stare ‘dalla parte giusta’- avrebbero dovuto invitare la sorella dei due dittatori, cioè Juanita.
Costei difatti, all’inizio sostenne l’azione di rovesciamento del corrotto Governo cubano di Fulgencio Batista, operato proprio dai due fratelli maggiori nel.1959, salvo poi, presto -molto presto- entrate in conflitto e prenderne le distanze, fino alla sua obbligata diserzione nel 1964, riparando in Messico e poi negli USA.
Proprio allorquando giunse a Città del Messico, disse parole di fuoco -e in ogni caso, vere, verissime, anzi giuste, giustissime e financo amare, anzi amarissime- sul fratello Fidel e il regime stalinista (e finto o fallace, rivoluzionario), da lui guidato: “Non posso più rimanere indifferente a ciò che sta accadendo nel mio paese. I miei fratelli Fidel e Raúl l’hanno trasformato in un’enorme prigione circondata dall’acqua. La gente è inchiodata su una croce di tormento imposta dal comunismo internazionale.”
Voilà, forza, coraggio, determinazione e altro ancora -in senso positivo, ovviamente- di una grande ed indomita donna, la quale mise in guardia e per tempo, la comunità mondiale, sul reale modo di essere e fare, di questi due pazzi scriteriati, i quali erano visti come un ‘faro’ non dal PCI, bensì dai loro peggiori nemici/avversari, ovvero le cruente e sovversive Brigate Rosse (tanto per ricordare cosa sono sia i fratelli Castro e i loro supporters e per ricordarlo a chi in Italia, ricopre incarichi istituzionali!)
D’altronde questa patriota del suo Paese, proprio dal suo esilio americano, salvo` più di duecento dissidenti, fuggiti e scampati, alle crudeltà dei due fratelli e in ogni modo, sempre la signora Juanita, cooperò con le Amministrazioni USA, in chiave anticastrista, divenendo pure una ‘expert’ della CIA.
Onore e ode a Juanita Castro, deceduta il 4 Dicembre scorso, nel mentre alle latitudini di Catanzaro si sappia che io ero, sono e sarò a pensarla come lei -essendo nel giusto e avendolo persino dimostrato- mentre ‘qualcuno’ (e più di qualcuno!), indegnamente, si prostra ai piedi dei sanguinari dittatori.
Signora Juanita, nel lasciare (con orrore!) ai ‘fioriteschi’ sua nipote Mariela, desidero omaggiarla così: ‘La libertad es el sol que siempre brilla. Especialmente mañana’ (La libertà è il.sole che splende sempre. Soprattutto domani).
Vincenzo Speziali