Speziali, “Lettera aperta a Nicola Fiorita (figlio di un democristiano), ma…” Chi e venuto dopo di noi? Il deserto. Si, un deserto arido, livoroso, spocchioso, saccente, ingrato, mistificatore, strumentale, neofita, ma financo irriverente per le vestigia dello Stato
Gentile Direttore,
più di quanto ho detto, circa l’amarezza -sincera, naturale e persino dolorosa- per la dipartita di una persona importante (per me, principalmente affettivamente, prima ancora che politicamente), ma, pure per la storia di questo Paese, non devo aggiungere.
La mia carissima amica Antonia De Mita, ha ragione quando nel suo post, scrive che, solamente, chi ha vissuto ‘interna corporis’ la nostra esperienza, può comprenderla e quindi rispettare, dolori così grandi, come il distacco terreno, da siffatti ‘giganti’ -poiche` ‘giganti’ furono, Arnaldo e Ciriaco e prima di loro, De Gasperi, Pella, Piccioni, Spataro,Gonella, Fanfani, Scelba (a cui si deve la scelta democristiana a favore della Repubblica), Segni sr., Zoli, Leone, Rumor, Andreotti, Cossiga, Goria e principalmente Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro, impareggiabilmente Moro)- così come chi DC non lo è stato, può avere la cifra di accettare e asseverare, la nostra subliminale opera e l’ineguagliabile grandezza, purché abbia un po’ di onestà intellettuale.
Chi e venuto dopo di noi? Il deserto. Si, un deserto arido, livoroso, spocchioso, saccente, ingrato, mistificatore, strumentale, neofita, ma financo irriverente per le vestigia dello Stato.
Non fummo ladri, semmai governammo con sapienza e coraggio, garantendo la democrazia al punto tale, da essere spazzati via non da un complotto, bensì da un Golpe, al quale non ci opponemmo, certamente non per viltà, ma per amor di patria e ossequio di popolo.
Ora, da parte di questa poco efficiente Amministrazione catanzarese -a cui scodellero`, sempre che non si vedano travolti (prestissimo?) da venti matti e potenti, un altro sondaggio (e questa volta, facendo ‘testare’ il futuro ex Sindaco Fiorita, con il sottoscritto, direttamente e sul campo!)- dicevo a questa Amministrazione Comunale disdicevole e razzista (si razzista, con me lo sono stati e tutti ne sono coinvolti tra i fioriteschi!), ma anche Amministrazione becera (come da terminologia di Fiorita, che non sopporta, in perfetto stile sovietico le opposizioni politiche, per di più legittime) ribadisco avevo chiesto di osservare prontamente e non a seguito di mia protesta (lecita e legale), le disposizioni del Governo Nazionale (mi riferisco al lutto decretato, in tutta Italia, per Arnaldo Forlani), ma non c’è stato nulla da fare.
Passi pure per il caravanserraglio hippysinitrorso di Bosco, ‘Montecomesichiama’, Palaia, Capellupo et similis, ma Nicola Fiorita è figlio di un democristiano, quindi non può rinnegare le idee e la formazione del proprio padre: chi fa ciò è veramente portatore insano di infamità genetica, di avversione agfettiva e se vuole querelarmi lo faccia pure, così aumentiamo il conto pubblico, circa la sua assoluta insussistenza, ed io avrò modo di portare ogni evidenza in mio possesso, alfine di dimostrare quanto sia sconcio e infingardo, insolente e irriconoscente, ovvero, come ho detto ‘una robetta da poco conto’.
Poi, si sa che chi querela non ha argomenti, anzi in politica -ma quella di Fiorita non è politica è politicume- lo fa solamente chi vuole silenziare l’avversario o l’oppositore.
Mi si fa notare, che tal costui potrebbe -dico potrebbe- circondarsi di cosiddetti ‘leoni da tastiera- ma io vado avanti, massiccio e fiero al pari del mio Aspromonte, perché non sono intimorito, semmai ancor più convinto di decretate i titoli di coda per una straziante gestione, la quale nulla è un grado di positivamente di produrre, legalmente offrire, saggiamente programmare e lo farò con le armi della politica, sostenuto sempre dalla mia passione per essa e al servizio dei cittadini.
In più e in ultimis, non osservare per ostracismo personale -nei miei confronti (e visti i precedenti c’è da pensarlo!)- o per avversione paraideologica le disposizioni dell’Esecutivo Nazionale, scaricando per di più le responsabilità sulla Prefettura, come se non vi fossero i mezzi di informazione, persino quelli della Radiotelevisione Pubblica, è speciosamente capzioso e ignobilmente assertivo, anzi visto che ci siamo aggiungo, financo come la paraideologia è in capo a Fiorita, non ai democristiani tipo Forlani, me o il padre stesso dell’attuale futuro ex Sindaco.
La si smettesse, perciò, da parte di questi ‘tardo ragazzotti post-sessantottini’, di ‘utilizzare arrogantemente’ le istituzioni che rappresentano pro tempore (e il ‘tempore’ vedremo se sarà ben scandito e persino lungo, in quanto l’ ‘Anatena D’Alema’ è sempre dietro l’angolo), perché pure il vecchio PCI, aveva un rispetto sacrale delle direttive pubblico-formali di Palazzo Chigi, ma quelli che sono con Fiorita e anche lui stesso, evidentemente, guardano con più favore a chi stava a sinistra del PCI (lo dimostra l’ossequio alla famiglia Castro, che era paladina e ‘faro’ degli pseudoguerriglieri italiani), quindi, Fiorita&co, parrebbero essere più vicini (para) ideologicamente, a coloro i quali pensavano di fare politica, non con la politica, ma con altro, per di più in sfregio alle Istituzioni e alle vestigia dello Stato, del nostro Stato (ed infatti, invece di osservare le prescrizioni del lutto nazionale, nella migliore delle ipotesi, se ne sono scordati, poiché dovevano festeggiare lo ‘sposalizio civile’, del Presidente del Consiglio Comunale -e ‘Assessore esterno’, Gianmichele Bosco, meglio noto come il ‘giovane Abbe`Pierre’).
Tutto ciò è ancora più provato, non solo per la non prontezza di ottemperare alle decisioni governative e quindi ossequiarle o rispettarle (pure se loro non le condividono), ma pure perché non ho sentito nessuna presa di distanze dai deliri di Grillo Beppe (dominus ‘cinquestellato’) circa la costituzione di non precisate Brigate, pur mettendo nel conto come Fiorita, evidentemente, sotto sotto, se non parla, condivide il grillesco giullare e a qualcuno, non so -si badi bene: dico non so!- potrebbe rifarsi. Certamente non si rifà alla mia parte politica (e a quella del suo genitore), poiché io sono nel giusto e in ossequio delle Istituzioni, lui e i suoi, per come si sono comportati, lo diranno o lo stabiliranno, chi ha competenza in merito.
Ovviamente, chi se ne infischia delle disposizioni del Governo centrale o non le tiene in rigorosa e puntuale osservanza, per di più da Sindaco di città Capoluogo di Regione, non induce a fare pensare bene di se stesso.
Io, da parte mia, riconfermo ‘urbi et orbi’ che di Nicola Fiorita, non penso bene, non lo stimo neanche e provvederò a fare quanto la legge della politica prevede, pur di fare smettere un’agonia simile, nei confronti di una Catanzaro incolpevole.
Attendo le repliche, tanto ho già pronta a mia volta, la controreplica, non certo delicata, semmai puntuta e dettagliata, all’insegna del motto delle sacre scritture: ‘Fuori i farisei dal Tempio”!
Vincenzo Speziali