SS 106, de Magistris, il governo si dimentica della Calabria, guidata dal “dannoso e abusivo Spirlì” Leggo incredulo la denuncia del comitato "Basta vittime sulla Ss 106" che lancia un preoccupante allarme e accusa la mancanza di programmazione sugli interventi per ammodernare e mettere in sicurezza la lunga statale Jonica calabrese
Il governo si dimentica di nuovo della Calabria perché la classe politica della Regione, guidata, si fa per dire, dal dannoso e abusivo Spirlì è del tutto assente e incompetente.
Leggo incredulo la denuncia del comitato “Basta vittime sulla Ss 106” che lancia un preoccupante allarme e accusa la mancanza di programmazione sugli interventi per ammodernare e mettere in sicurezza la lunga statale Jonica calabrese su cui, solo due giorni fa, si è verificato l’ennesimo incidente mortale nel tratto di Riace marina (RC).
La grave dimenticanza riguarda il nuovo Documento di economia e finanza, nel cui allegato infrastrutture, tra i tanti interventi previsti da nord a sud, è quasi del tutto assente la strada Jonica, conosciuta come “strada della morte”, per l’altissimo tributo di vite umane pagato nel nome dell’indifferenza e incompetenza della classe politica regionale calabrese. Infatti, nel documento approvato dal governo, viene riportato soltanto il Megalotto 3 (Sibari – Roseto Capo Spulico), già peraltro finanziato e avviato dai Def 2019 e 2020. Cioè il governo ha sbloccato i fondi per ammodernare solo 39 km dell’unica infrastruttura che collega tutti i centri della fascia jonica, per oltre 300 km, e che passa da Comuni importanti come Corigliano Rossano, Crotone, Catanzaro, Soverato e tutta la Locride, che soprattutto nei mesi estivi vede aumentare il traffico, e di conseguenza anche gli incidenti, in maniera preoccupante. Forse nessun esponente politico del governo si è mai imbattuto nelle decine di mazzetti di fiori attaccati ai guard rail della Jonica, in memoria di chi ha perso la vita in questo lungo cimitero a cielo aperto dove le madri e i padri continuano a piangere i figli e i figli a piangere i genitori.
Ma evidentemente non è un problema nè del governo, né tantomeno di chi governa la Regione Calabria. Se il governo avesse davvero a cuore la Calabria è a questa regione, ultima d’Italia e d’Europa, che destinerebbe gran parte dei fondi del Pnrr. Nel nostro programma per liberare e rendere giustizia a questa terra, saranno pronti tutti gli investimenti e interventi adeguati per rendere sicure e moderne e mettere in sicurezza tutte le infrastrutture vetuste e pericolose.