Talarico (Idv): “Nel piano turismo mancano due azioni fondamentali”
redazione | Il 08, Nov 2011
“La tutela della bellezza paesaggistica e una politica che abbatte le barriere di accesso dalla nostra regione”
Talarico (Idv): “Nel piano turismo mancano due azioni fondamentali”
“La tutela della bellezza paesaggistica e una politica che abbatte le barriere di accesso dalla nostra regione”
“Il piano che è stato presentato ieri contiene diverse azioni a favore del turismo calabrese ma ne mancano due fondamentali che dovrebbero presiedere a qualsiasi azione di politica turistica”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’idv Mimmo Talarico che prosegue: “La prima è la tutela della bellezza paesaggistica che non viene assolutamente presa in considerazione. Non bastano i cartelloni pubblicitari, le campagne milionarie come è stato fatto in passato e anche di recente, animando in maniera discutibile anche i Bronzi di Riace. Cosa viene a fare un turista in Calabria? A godersi la bellezza del mare, delle nostre montagne? Ma se noi continuiamo a deturpare le coste e le montagne, viene meno il presupposto dell’attrazione turistica che è la bellezza”.
Talarico pone una serie di questioni: “Dov’è la coerenza tra questo piano e la legge sulla casa approvata dalla maggioranza di questo Governo Regionale che consente un aumento del 20% ovunque? Quale è la coerenza di questo piano con i depuratori che non funzionano, con il mare sporco? Qual è la coerenza di questo piano con la permissività che ancora oggi è tollerata sulle coste e sulle montagne dal punto di vista della edificazione? Qual è la coerenza di questo piano con l’assenza di politiche culturali che dovrebbero esaltare l’identità della nostra regione: Sibari, la Magna Grecia?”
Rilancia Mimmo Talarico: “Sono queste le cose che parlano al mondo e non i piccoli interventi a favore del Sindaco amico o del compare proprietario dell’albergo che si vuole aiutare. Altra cosa che manca a questo piano è una politica che abbatte le barriere di accesso dalla nostra regione. La Calabria è saltata dai flussi turistici perché non si passa più dalla nostra regione ma da Napoli si arriva direttamente in Sicilia. Dobbiamo fare in modo che il piano del turismo riguardi la mobilità dei turisti. Sono stati ridotti i treni che arrivano in Calabria e il sistema ferroviario interno è stato debellato. Per percorrere la Sa-RC da Cosenza a Reggio Calabria ci si impiega tre ore ed ecco perché il flusso è diminuito perché la gente ha il terrore di entrare in questo girone infernale. Un piano turistico deve essere un piano di sistema, fatto molto di lavori pubblici, molto di ambiente, molto di fondi comunitari e meno dal dipartimento del turismo. Il piano del turismo non è l’elencazione di piccole misure ma deve essere un piano di sistema che affronti i nodi strutturali che non hanno consentito nel passato il rilancio del turismo nella nostra regione. Il piano che ci è stato proposto oggi, non ha una valenza strategica”.