Stalking e diffamazione Occhiuto: chiude “Iacchite’.it” La Procura della Repubblica di Cosenza ha disposto la chiusura del quotidiano di informazione on line
COSENZA – Il sito “Iacchite’.it”, diretto da Gabriele Carchidi, è stato oscurato. La Procura, vagliati gli esposti presentati, ha disposto la chiusura della testata. Stalking e diffamazione nei confronti del primo cittadino sono i reati di cui dovrà rispondere il giornalista cosentino. “Il sindaco Mario Occhiuto, – scrive Carchidi sul proprio profilo facebook – dalla lettura dell’atto a noi notificato, si è sentito perseguitato dai nostri articoli, che, a detta del suo amico sodale Granieri, lo hanno ridotto ad uno stato di prostrazione “latente”, procurandogli continui e prolungati stati d’ansia. Tali frustrazioni hanno indotto il sindaco a ricorrere più volte a cure mediche. Si ordina, in tutela della salute del sindaco, il sequestro preventivo del giornale on line Iacchite’. Lo avevamo scritto che eravamo nel mirino della procura. E il cecchino Di Maio ha premuto il grilletto. Siamo accusati di persecuzione nei confronti del sindaco, al punto di interferire nella sua ‘sfera psichica’, con una vera e propria azione di stalking. Noi abbiamo deciso di entrare da questo momento in silenzio stampa. Così come avviene per gli altri giornali, quando qualcuno si sente diffamato, può ricorrere all’esercizio delle querela, ma mai prima d’ora si era sentito che per questo una procura chiudesse un giornale. Qui la legge se la fanno ad uso e consumo proprio”.
Sul decreto di sequestro preventivo pare che i sigilli virtuali al sito siano stati apposti perchè il cronista “con più condotte reiterate nel tempo, molestava Occhiuto Mario, infastidendolo e disturbandolo in vari modi; in particolare mediante la pubblicazione, all’interno del profilo “Gabriele Carchidi”, registrato sul social network www.facebook.com, dei messaggi e post diffamatori analiticamente indicati nonché, mediante la pubblicazione nel blog “http:/www.iacchite.it” dei post diffamatori analiticamente indicati con conseguente sistematica diffusione, avvenuta senza soluzione di continuità sulla rete telematica di notizie false ed offensive, cagionava nella persona offesa un perdurante e grave stato di ansia e di paura. Ed invero il prevenuto, con un’ossessiva e sistematica campagna gravemente diffamatoria realizzata quasi quotidianamente in danno del querelante, attraverso mezzo telematico avente “ex se” una elevatissima diffusività, ha indubbiamente indotto nel querelante un effetto fortemente destabilizzante del suo equilibrio psicologico. Ritenuto che vi è fondato pericolo che la permanenza del suindicato blog www.iacchite.it possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato per cui si procede al sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p.”. Notificato il provvedimento Gabriele Carchidi ha lanciato un appello alla cittadinanza affiché vi sia una mobilitazione per chiudere la Procura della Repubblica di Cosenza e interdire il procuratore Granieri. “Perché è anche normale che Occhiuto vada a piangere dal suo “fratello” Granieri – scrive il direttore della testata forse riferendosi alla presunta appartenenza di entrambi allo stesso ordine massonico – ma è assolutamente anormale che quest’uomo possa decidere di chiudere un giornale come se fossimo in dittatura“.