Rossano, Stasi vicino ai lavoratori indotto Enel Il portavoce del Movimento Terra e Popolo annuncia una proposta per il futuro della centrale
«La questione del Lavoro è una questione di dignità che non può prestarsi ad alcuna interpretazione
o speculazione, a maggior ragione nel nostro territorio laddove la mancanza di lavoro è una vera e
propria emergenza. Esprimo vicinanza incondizionata ai lavoratori dell’indotto Enel che questa mattina hanno deciso di salire su una delle ciminiere della centrale per difendere il proprio posto di lavoro, cioè il proprio sostentamento e dignità». Con queste parole Flavio Stasi, portavoce del Movimento Terra e Popolo, ha commentato la protesta dei lavoratori della centrale Enel di Rossano.
«Ritengo che l’azienda – continua Stasi alla luce dei lunghissimi anni di attività del sito di Rossano, debba trovare delle soluzioni immediate per mantenere a pieno regime l’intero organico dell’indotto in attesa di definire il futuro della centrale di Sant’Irene.
A tal proposito, ritenendo necessaria la massima serietà sulla vicenda, sforzandomi – per il bene
del territorio – di ignorare le idee strampalate che ogni tanto si leggono sulla stampa, come già
anticipato qualche mese fa annuncio che è pronta una proposta seria per il rilancio del sito che
tiene conto delle esigenze del lavoro, ma anche del territorio e dell’Azienda. Una proposta su cui
è necessario, e mi auguro, che si unisca l’intero territorio, le categorie, le associazioni e le
istituzioni».
«La proposta – conclude il portavoce di Terra e Popolo – verrà presentata nel mese di Ottobre, verrà quindi posta all’attenzione della cittadinanza per avviare, finalmente, una discussione seria fatta di proposte concrete e realizzabili, senza posizioni prestabilite e pregiudiziali, che spinga l’azienda a tornare ad investire nel mezzogiorno e nel nostro territorio: su questa prospettiva ritengo non siano ammissibili divisioni ideologiche o di schieramento».