Stato salute mare Palmi, sotto accusa sistema fognario città Gli attivisti del Circolo Armino hanno mostrato le risultanze delle loro ricerche sull'inquinamento che da anni affligge le coste
Grande interesse e grande partecipazione, ieri sera in Villa Mazzini a Palmi, per la manifestazione organizzata dal Circolo Armino sullo stato di salute del mare. Gli attivisti dell’Armino hanno mostrato le risultanze delle loro ricerche sull’inquinamento che da anni affligge le coste. La principale causa dell’inquinamento marino è da attribuire alle numerose disfunzioni del sistema fognario della città. Non una responsabilità isolata quanto la mala gestio di molte amministrazioni passate e di quella attualmente in carica hanno portato alla situazione attuale. È stato stimato che tra il 25% e il 30% di tutte le acque reflue prodotte dalla città non raggiungono l’impianto di trattamento della IAM, a Gioia Tauro, ma sono sversate più o meno direttamente in mare.
Si tratta di 350/500 mila metri cubi all’anno di acque, con punte nei mesi estivi quando la popolazione raddoppia, che vanno a sporcare spiagge ed acque marine. Un intero quartiere a mare, come Scinà, è privo di collettori alla rete fognaria. Tre importanti stazioni di sollevamento da condotte secondarie a collettore principale – in località San Gaetano, Granatari e Sotto Macello – sono prive di alimentazione elettrica e, pertanto, non attive, con conseguente sversamento di fluidi inquinanti nei terreni circostanti. A Pignarelle, pur in un lungo periodo di siccità, un flusso imponente di acque miste percorre i fianchi delle colline che portano a mare; altri sversamenti in mare sono stati rilevati alla Tonnara con provenienza Taureana, alla Pietrosa dal sottopasso ferroviario, alla Marinella lungo il corso del torrente Miceli, nelle località di Murgià, Acqualive, Carminiello.
Sono l’esito prevedibile di una cattiva o inesistente manutenzione della rete fognaria e degli impianti di sollevamento. Abbiamo alle spalle una deludente stagione balneare, siamo in tempo per intervenire perché la prossima corrisponda alle nostre aspettative e a quelle di una città che vorremmo turistica. Abbiamo individuato i problemi ed elencato i rimedi, ora tocca a chi amministra la città dimostrare di volerlo fare.