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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Stefano Ciafani (Legambiente) a Trame.8 “La ‘ndrangheta continua a farla da padrone nell’illegalità ambientale”

Stefano Ciafani (Legambiente) a Trame.8 “La ‘ndrangheta continua a farla da padrone nell’illegalità ambientale”
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“L’illegalità sulle coste calabresi continua con grande virulenza. Vediamo
rappresentanti politici nazionali che vengono qui e non parlano di
‘ndrangheta; eppure la ‘ndrangheta a continuare a farla da padrone anche
nell’illegalità ambientale. Il traffico e lo smaltimento illegale dei
rifiuti, le infiltrazioni delle cosche negli appalti pubblici continuano
ad essere una costante. E poi ci sono quelli che possiamo definire crimini
“istituzionali”. A quarantadue anni dalla prima legge sulla depurazione
delle acque, la legge Merli, è impensabile che lo stato della depurazione
in Calabria sia ancora in queste condizioni. In Calabria si devono
costruire depuratori. Non si possono sprecare i soldi dei contribuenti per
pagare le multe dell’Unione Europea, sprecando così risorse che potrebbero
essere indirizzate invece per migliorare i sistemi di depurazione, creare
posti di lavori, sostenere il turismo”. Così il presidente di
Legambiente Stefano
Ciafani intervenuto alla terza giornata di Trame. 8, nel corso di un
dibattito con il Generale NOE Sergio Pascali, coordinato dal giornalista
Fabrizio Feo.

Commentando i dati del dossier Mare Monstrum 2018 di Legambiente, basato
sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, presentato
oggi in occasione della partenza della Goletta Verde, Ciafani ha
evidenziato che “il dossier serve a ricordarci che i veri nemici del mare
non sono i disperati che fuggono dai loro Paesi e i barconi che li
trasportano, come nelle ultime settimane il dibattito politico nazionale
vorrebbe farci credere, ma sono gli scarichi illegali, la depurazione che
non esiste, il cemento legale e illegale, le piattaforme di petrolio. Con
la legge 2015 sugli ecoreati, la pacchia è davvero finita in questo caso,
ma per gli ecocriminali e gli ecomafiosi. Presenteremo a luglio il rapporto
sugli ecoreati a tre anni dall’approvazione della legge”