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Strage Capaci, arrivate navi legalità

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| Il 23, Mag 2011

Studenti da tutta Europa a Palermo per dire “no alla mafia”

Strage Capaci, arrivate navi legalità

Studenti da tutta Europa a Palermo per dire “no alla mafia”

 

“Caro Giovanni le tue idee camminano sulle nostre gambe”: schierati dietro enormi striscioni che recitano questa confortante promessa sono appena sbarcati a Palermo i ragazzi della legalità, portatori sani di un impegno civile che arriva nel capoluogo siciliano da tutta Italia. Sono un migliaio i ragazzi che la nave Falcone proveniente da Civitavecchia ha portato stamani in Sicilia. Altrettanti ne ha scaricati l’altro traghetto, la nave Borsellino partita da Napoli. Sono arrivate in contemporanea nel porto di Palermo, sulla poppa le gigantografie di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Ad accogliere gli studenti che hanno viaggiato tutta la notte, i ragazzi delle scuole siciliane sulle note dell’Inno nazionale e tra decine di palloncini tricolore. Da un palco allestito sulla banchina hanno dato loro il benvenuto Giuseppe Ayala, Maria Falcone, la sorella del magistrato ucciso, e le autorità cittadine.

STUDENTI DA TUTTA EUROPA PER DIRE NO A MAFIA – “Dite di essere fieri del vostro sangue siciliano, ma continuate a versarlo come se fosse vino scaduto”. E’ un messaggio diretto ai presunti valori dei mafiosi quello riportato su uno degli striscioni che i 50 ragazzi europei del progetto “Onde di legalità” hanno portato sbarcando al porto di Palermo dalla nave della legalità giunta da Civitavecchia. Gli altri striscioni, in inglese e nelle altre 15 lingue dei Paesi partecipanti al progetto, riportano frasi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e saranno portati in corteo prima fino all’Aula Bunker e poi all’Albero di Falcone. Nel corso del progetto, organizzato dalla Fondazione Falcone e finanziato dal programma comunitario “Europa per i cittadini” e dalla Regione Siciliana, i ragazzi hanno partecipato ad una settimana di incontri con esponenti della Magistratura e della società civile. Resteranno a Palermo fino al 25 mattina.

SCHIFANI, CONTINUA A VIVERE NELLE COSCIENZE – “Sono passati diciannove anni dal giorno in cui l’Italia fu colta incredula dalla notizia della morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Falcone era un simbolo della lotta alla mafia e per questo la mafia decise di eliminarlo con spietata ferocia. Ciò che quel disegno criminale non volle o non poté capire è che quel simbolo avrebbe continuato a vivere nelle coscienze e nella caparbia volontà di chi non si è mai piegato alla logica mafiosa e che la sua memoria, insieme a quella di tanti altri eroi, avrebbe alimentato un fiume inarrestabile di volontà di riscatto”. Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio a Maria e Anna Falcone, sorelle del magistrato, e alla Fondazione “Giovanna e Francesca Falcone” in occasione del diciannovesimo anniversario dell’assassinio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. “Ciò che qualcuno voleva sradicare – prosegue Schifani – è germogliato più forte che mai. L’esempio e il ricordo di Giovanni Falcone e di chi con lui perse la vita per i più alti valori dello Stato ci devono spingere a concludere il lavoro da lui intrapreso, e da molti coraggiosamente condotto, con straordinari successi, in questi anni, fino alla sconfitta definitiva della criminalità mafiosa”.

GRASSO, ‘ACCERTARE AD OGNI COSTO VERITA” – “Dobbiamo tendere all’accertamento della verità a ogni costo, anche se la verità processuale non è quella assoluta, ma quella che si può trovare”. “Ci sono tentativi di delegittimare la magistratura – ha spiegato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso – ma noi dobbiamo rispondere con il nostro lavoro e non dobbiamo accettare la rissa”. “Ogni anno è un’esperienza sempre più bella – ha osservato Grasso commentando la presenza di migliaia di studenti – siamo qui per testimoniare il nostro impegno e far sì che i ragazzi possano lavorare nella loro terra. Finché avremo le forze, continueremo sempre”. Accanto a lui sul palco che ha accolto gli studenti, allestito sulla banchina del porto di Palermo, anche Antonello Montante, delegato nazionale di Confindustria per la legalità, l’imprenditore Vincenzo Conticello, l’ex pm Giuseppe Ayala e Maria Falcone, visibilmente emozionata. “Nonostante gli anni passino, ogni volta e” un’emozione nuova e fortissima”, ha detto. “Su questi giovani rimane il seme di Giovanni e Paolo e questo ci dà molta fiducia”, ha dichiarato Ayala.

redazione@approdonews.it