Strage migranti in mare. Riprese le ricerche
redazione | Il 07, Apr 2011
A bordo del barcone naufragato erano in 300. Impegnati una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Alla Camera l’informativa del ministro dell’Interno sull’immigrazione. Per il cartello Idv: ‘Assassino’, Di Pietro si scusa
Strage migranti in mare. Riprese le ricerche
A bordo del barcone naufragato erano in 300. Impegnati una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Alla Camera l’informativa del ministro dell’Interno sull’immigrazione. Per il cartello Idv: ‘Assassino’, Di Pietro si scusa
(ANSA) LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Sono riprese all’alba nel Canale di Sicilia le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri notte, quando a 39 miglia da Lampedusa si è rovesciato un barcone con a bordo circa 300 migranti, di cui solo 53 sono stati salvati. In mare sono usciti una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Più tardi si alzeranno in volo anche un elicottero e un aereo della Guardia di finanza. Intanto, è rientrata a Lampedusa la nave Flaminia, che ieri aveva raggiunto l’area in cui si è consumata la tragedia per contribuire alle ricerche degli eventuali superstiti. Ma le speranze di ritrovare qualcuno ancora in vita sono ridotte al lumicino. “Non bisogna comunque lasciare nulla di intentato – dice il comandante della Guardia costiera, Pietro Carosia – la nostra speranza è sempre quella di trovare un naufrago, magari aggrappato ad un pezzo del relitto”. Non è cominciato per ora invece il recupero dei cadaveri e, fanno sapere alla Capitaneria di porto, si attendono già in mattinata disposizioni per iniziare le operazioni.
MARONI, 390 SBARCHI E 25.800 ARRIVI DA GENNAIO – Dall’1 gennaio ad oggi ci sono stati 390 sbarchi in Italia con complessive 25.867 persone arrivate, di cui 23.352 sulle isole pelagie: circa 21 mila i sedicenti tunisini provenienti dall’area sud, nei porti di Djerba e Zarzis. Dalla Libia sono giunti 10 natanti e 2.300 migranti, quasi tutti somali o eritrei. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di un’informativa alla Camera. Il naufragio del barcone nella notte di ieri “é avvenuto in acque maltesi, ma le autorità di quel Paese hanno chiesto il nostro intervento e lo abbiamo fatto subito”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di un’informativa alla Camera, sottolineando che in passato c’é stata “una forte disputa tra autorità maltesi e italiane. E’ un problema che rimane aperto”. Si stanno intensificando le partenze di migranti dalle coste libiche: “ci sono segnali di ripresa che ci fanno pensare che possa intensificarsi il flusso di persone provenienti da paesi subsahariani, che fuggono da guerre e terribili condizioni umane e possono esser ricomprese nella categoria dei profughi”, ha detto il ministro. Sarà concesso un permesso di soggiorno temporaneo ai migranti che hanno rappresentato l’intenzione di andare in un altro Paese europeo “e sono la stragrande maggioranza”. Ha aggiunto Maroni.
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