“Strumenti finanziari a disposizione degli enti locali” E' stato il tema della tavola rotonda tenutasi stamattina a Scilla
Partenariato Pubblico Privato e Project Financing al centro della tavola rotonda che si è svolta questa mattina all’interno della Sala Convegni Castello Ruffo di Scilla.
“Strumenti finanziari a disposizione degli enti locali (2014-2020)”, il titolo del prestigioso incontro al quale ha preso parte anche il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà.
Lo scopo del meeting è stato di tipo divulgativo, e nel corso dello stesso sono state messe a disposizione le competenze necessarie per discutere delle problematiche connesse all’impiego di strumenti di finanza pubblica, per analizzare le opportunità che un maggior grado di autonomia locale possono apportare e per valutare il contributo dell’introduzione di strumenti di finanza innovativa in un contesto caratterizzato dalla progressiva riduzione di risorse pubbliche per la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture. Il tutto in Enti caratterizzati dai crescenti vincoli (dovuti alle esigenze di riduzione del debito pubblico) posti alla spesa per investimenti.
Un’analisi della situazione generale delle Pubbliche Amministrazioni, con particolare attenzione a quella del Comune e della Città Metropolitana di Reggio, il fulcro dell’apprezzato intervento di Falcomatà.
“La mia riflessione è che, ad oggi, le Pubbliche Amministrazioni hanno una conoscenza degli strumenti finanziari che potremmo definire scarsa o addirittura nulla – ha affermato il Sindaco Falcomatà –, questa situazione è determinata dall’assenza della formazione di dipendenti e dalle difficoltà causate dal cambio generazionale con un turnover bloccato. Il nostro Comune conta 1697 dipendenti in pianta organica, ma nella realtà i dipendenti sono meno della metà, molti dei quali presto andranno in pensione e non potranno essere sostituiti assumendo lo stesso numero di lavoratori. Se gli uffici e i dipendenti, a partire dai dirigenti, non conoscono gli strumenti finanziari previsti dall’ordinamento, tutta la progettazione e la programmazione politica vengono vanificate, a discapito dei cittadini. Purtroppo oggi con le poche risorse in nostro possesso possiamo fare ben poco e tutto diviene più difficile. Attualmente i Comuni non sono in grado di recuperare il gap e di gestire opere pubbliche, avviate e concluse, e i bandi di gestione risultano poco appetibili. Questo non vale solo con strutture di periferia – spiega il Sindaco – ma parlo anche di beni in pieno centro storico. Se da un lato gli enti hanno il dovere di ricondurre tutta la programmazione a visione integrata di sviluppo del territorio, dall’altro non possiamo pensare che questa visione finisca col mandato. Spesso buoni progetti vengono messi da parte perché non si ha primogenitura dell’avvio degli stessi, e questo rappresenta un problema. Abbiamo deciso di abbracciare questo incontro perché sia punto di partenza incontro e dialogo”.
E’ stato lo stesso Falcomatà a fare le conclusioni ringraziando Primo Comma, organizzatore dell’evento, che ha offerto un momento di confronto ricco di esperienze e spunti utili perché l’Ente si muova agilmente nel partenariato pubblico privato e tra gli strumenti finanziari utili per la crescita dello stesso.
“Qui è stato indicato come buona pratica, ma nel nostro statuto Metropolitano il Partenariato è previsto come vero e proprio vincolo – ha concluso Falcomatà – abbiamo previsto il partenariato come metodo di organizzazione di lavoro dando, così, concretezza a ciò che oggi è stato detto”.