Strutture sanitarie private, intervento di Flora Sculco "La ripartizione del budget non è rispettosa delle eccellenze sanitarie calabresi"
“In queste ore, incredibilmente, la struttura commissariale, con un piede più fuori che dentro, ha decretato il budget da ripartire fra le strutture sanitarie accreditate della Calabria”. E’ quanto asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, che aggiunge: “Tra l’altro, tutto è avvenuto senza il supporto istruttorio e di legittimità del Dipartimento Salute della Regione. Bisognerebbe rinfrescare la memoria ai commissari che ancora adottano scelte strategiche, dimenticando che nel pieno della loro gestione commissariale l’emigrazione sanitaria è aumentata di tre punti percentuali con costi enormi non solo economici ma umani e sociali che questa regione non può più sopportare. E nel frattempo la Calabria e le sue realtà territoriali sono risultate ultime in tutte le recenti classifiche sulla qualità della vita e in particolare sulla qualità del sistema sanitario.”
Spiega la consigliera regionale: “La ripartizione del budget non è rispettosa delle eccellenze sanitarie calabresi, molte delle quali, tra cui il Marrelli Hospital, sono state umiliate e mortificate. Si tratta di strutture sanitarie per le quali sono stati profusi notevoli sforzi finanziari, tesi a dotare la Calabria di una modello sanitario tecnologicamente innovativo e all’avanguardia, impiegando elevate professionalità e risorse umane che ora rischiano il posto di lavoro. Il Marrelli Hospital si è impegnato ad assorbire il 5 per cento della mobilità sanitaria passiva, ma le risorse assegnate non consentiranno alla struttura di avviare adeguatamente le attività programmate e di dimostrare le potenzialità di cui dispone. Tutto ciò, sta creando forte allarme e preoccupazione non solo nel mondo del lavoro ma ancor di più nell’intera popolazione di Crotone e della sua provincia e in tutta la Calabria”.
Conclude Flora Sculco: “Per questo motivo il Consiglio regionale, molto opportunamente, ha approvato una mozione che impegna il Presidente della Giunta ad assumere tutte le iniziative tese a sospendere le scelte della struttura commissariale fino all’avvio di uno specifico tavolo di confronto presso il ministero della Salute e alle nuove determinazioni del Consiglio dei Ministri che a breve dovrà ridefinire i poteri di gestione dei piani di rientro”.