“Studenti calabresi credono nella qualità dell’Unical” Lo sostiene il Professor Luigino Filice, Prorettore con delega al Centro residenziale
L’offerta formativa dell’Università della Calabria tiene.
Ciò, nonostante essa sia in fase di riprogettazione, perché diventi ancora più moderna e rispondente alle richieste del mercato del lavoro, così come alle esigenze degli studenti.
E’ quello che si deduce guardando i numeri, alla fine del processo di immatricolazione ordinario, caratterizzato, quest’anno, prima dalla fase dei test on line “TOLC” (per i sei dipartimenti che hanno partecipato alla sperimentazione), in cui si è data la precedenza agli studenti che avevano maturato il diritto all’iscrizione durante l’anno scolastico; poi dalle immatricolazioni e dall’unica surroga prevista, completata in questi giorni.
La quarta e ultima fase terminerà giovedì prossimo, 15 ottobre. Si tratta, in particolare, dello scorrimento della graduatoria unica di ateneo, formata dai non vincitori delle singole graduatorie e dagli studenti che hanno presentato domanda fuori termine, con cui si completerà l’assegnazione dei posti per l’A.A. 2015/16.
Naturalmente, il dato principale che decreterà o meno il successo delle politiche dell’ateneo sarà rappresentato dal numero totale degli immatricolati, ma quello disponibile oggi è certamente significativo, poiché riguarda la totalità degli studenti che hanno scelto direttamente il corso di studio desiderato, senza doversi “accontentare”, ripiegando su posti rimasti liberi, come potrebbe avvenire nell’ultima fase.
Ma vediamo i numeri, al termine del processo di immatricolazione ordinario, escludendo i corsi di laurea a ciclo unico e, ovviamente, le lauree magistrali.
Le domande complessive ammontano a 5783, pari al 118% dei posti a bando (4915): 868 domande in più rispetto a quelle ammissibili. E’ chiaro che la composizione delle domande in esubero rappresenti uno dei dati più importanti che sarà analizzato dal Senato Accademico, dal momento che le richieste mettono a fuoco con precisione le aspettative di formazione da parte degli aspiranti studenti dell’Università della Calabria.
Gli immatricolati al primo anno della triennale sono 3700 e, tenuto conto che in fase finale vengono assegnati circa 700/800 posti, si può immaginare di poter raggiungere l’obiettivo di 4500 immatricolati, cui andranno ad aggiungersi gli iscritti alle lauree a ciclo unico e magistrale. Sono numeri importanti e, in definitiva, in linea con quelli dello scorso anno.
Ad oggi, quindi, oltre il 75% dei posti sono già assegnati, ma è interessante approfondire il livello di analisi rispetto ad essi.
Anzitutto non sfugge la capacità di orientamento dei test on line (TOLC): il 74,5% degli iscritti alla prova (711) si è poi immatricolato (530), avendo superato, naturalmente, anche le soglie previste. Una performance di tutto rispetto se si pensa che, sulle domande ordinarie, la percentuale degli immatricolati rispetto alle domande presentate scende al 62,5%, spesso senza prove eccessivamente selettive.
Un altro dato significativo riguarda come i diversi dipartimenti siano riusciti ad attrarre gli studenti, riducendo il numero dei posti residui oggi disponibili: 10 dipartimenti su 14 presentano una numerosità di posti residui inferiore al 25% dei posti a bando, mentre 3 sono addirittura sotto il 10%. Ma, ovviamente, l’impatto globale è diverso, dal momento che si parte da un numero di posti a bando differente.
In parole più semplici, i dipartimenti che hanno minore disponibilità di posti impattano in maniera inferiore sulla domanda globale di ateneo.
Ad esempio, il dipartimento di Fisica, nonostante abbia oltre il 60% di posti non assegnati, impatta sull’ateneo per meno dell’8%. Anche questo dato, tuttavia, va ulteriormente approfondito, considerando il singolo corso di laurea, visto che Fisica e Scienza dei Materiali Innovativi e per le Nanotecnologie hanno performance molto diverse.
Il dipartimento che mostra un andamento meno brillante, al momento, è “Scienze aziendali e giuridiche”, con il 37% di posti residui su quelli banditi, che impattano per poco più del 28% sull’ateneo, anche se è altrettanto vero che lo stesso dipartimento è tra quelli che beneficia maggiormente delle immatricolazioni derivanti dalla graduatoria unica.
Sicuramente rilevanti sono i risultati dei dipartimenti di Informatica e Matematica, di Chimica e Tecnologie Chimiche, Ingegneria Civile, Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale, Lingue e Scienze dell’Educazione, che hanno residui inferiori al 25% dell’offerta e un impatto inferiore al 2% sui residui complessivi di ateneo.
I dipartimenti sopracitati, piuttosto, dovranno affrontare il problema opposto: considerare l’ampliamento di un’offerta formativa giudicata insufficiente dagli aspiranti studenti.
Entro la fine della settimana prossima sarà disponibile il dato complessivo dei primi anni. Seguirà, quello delle lauree magistrali, che completerà il quadro della situazione rispetto alle scelte degli studenti.
A ciascuno di essi (e alle loro famiglie) va un sincero “in bocca al lupo” da parte tutti gli operatori dell’università: i colleghi più “grandi”, i tecnici, i docenti e quanti sono impegnati nell’Ateneo con ruoli di responsabilità e di governo.
Prof. Luigino Filice
Prorettore con delega al Centro residenziale