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Su Calabria on web l’intervista a Renzo Gattegna

| Il 11, Apr 2013

“A Reggio stampato il libro più antico con caratteri ebraici”

Su Calabria on web l’intervista a Renzo Gattegna

“A Reggio stampato il libro più antico con caratteri ebraici”

 

 

REGGIO CALABRIA – Il più antico libro al mondo in caratteri ebraici è stato stampato a Reggio Calabria: è il Commentarius in Pentateuchum del rabbino Salomon ben Isaac. Siamo all’alba dei libri e bisogna scomodare il tedesco Johannes Gutenberg, inventore della tecnica dei caratteri tipografici mobili.
Su Calabria on web (www.calabriaonweb.it) – magazine del Consiglio regionale – è già on line, l’intervista a Renzo Gattegna, presidente delle comunità ebraiche italiane, su un primato che attesta la presenza, all’epoca, nella città dello Stretto, di alcune tra le più importanti tipografie del Regno di Napoli.
“Il libro fu stampato nel 1475 a Reggio Calabria dal tipografo Abraham Ben Garton, discendente da una famiglia ebreo – tedesca ma la notizia non sempre è riportata correttamente nei testi letterari sulla storia dei libri. Appare tuttavia nella ‘Storia di Reggio Calabria’ di Domenico Spanò Bolani e nelle ‘Memorie delle Tipografie Calabresi’ di Vito Capialbi”.

“Calabria on web” documenta come “Di questo prezioso volume esistano, per quanto finora si sappia, due sole copie. Una si trova alla Biblioteca Palatina di Parma, e l’altra a Gerusalemme. Una copia anastatica è invece custodita presso la Biblioteca comunale ‘Pietro De Nava’ di Reggio Calabria”.
Ma ci sono importanti novità: “La copia del ‘Pentateuco’ conservata a Parma, sarà al centro degli eventi previsti al prossimo Salone del Libro di Torino dal 16 al 20 maggio e rappresenta l’occasione per riscoprire le radici ebraiche nel Meridione d’Italia e in Calabria”. E’ proprio in Calabria, infatti, che si trova uno dei rari esempi di sinagoga di periodo romano: il tempio di Bova Marina, risalente al IV secolo, è infatti la più antica sinagoga d’Europa dopo quella rinvenuta nell’area archeologica di Ostia.
Parlando ancora del “Pentateuco”, Renzo Gattegna spiega che “Questa preziosa opera, unico esemplare sopravvissuto ai tribunali dell’Inquisizione, segna l’inizio di una nuova fase di diffusione dell’immenso patrimonio di valori custoditi dall’ebraismo. È commovente pensare al lavoro di Abraham ben Garton nella sua tipografia, alla soddisfazione e all’orgoglio che avrà provato una volta dato alle stampe il primo volume. Con questo Pentateuco si apre un capitolo fondamentale per tutti i popoli dell’unico Dio. Il fatto che ciò sia accaduto in Italia testimonia quanta ricchezza vi sia nella storia plurimillenaria dei vari insediamenti ebraici che popolano questo Paese prima ancora dell’avvento del cristianesimo e che, tra alterne vicende,

tra epoche di violenta persecuzione e momenti di pacifica coesistenza, ne hanno indelebilmente segnato i destini”.