Successo a Gioia Tauro per le Giornate Fai di primavera Apprezzate le opere del maestro Cosimo Allera
di Caterina Sorbara
Boom di visitatori a Gioia Tauro, in occasione della 24° edizione delle Giornate di primavera, organizzate dal Fai.
Nei giorni di sabato e domenica, in tantissimi, hanno visitato il Museo Archeologico Metauros, il centro storico, denominato “Piano delle Fosse”, la chiesa di Sant’Antonio e i due musei privati Alagna e Pelmar. I visitatori, sono stati guidati dagli studenti del locale Istituto d’istruzione superiore “Severi-Guerrisi”. Ad impreziosire queste due importanti giornate, sono state le sculture del maestro gioiese Cosimo Allera che, hanno rapito il cuore e la mente di tutti i visitatori.
Molto apprezzata, fra gli altri, l’opera raffigurante l’Arcangelo San Michele, posizionata all’ingresso del centro storico. Un’opera tremendamente bella, da far sentire davvero la presenza dell’Arcangelo, un mix di bellezza, forza e dolcezza. Forse perché l’artista gioiese, nel “metterla al mondo” le ha donato un pò della sua anima. In fondo ogni artista, sia esso pittore, poeta o scultore, dona un pò di sé alle proprie creazioni.
Tutti i visitatori si sono fermati ad ammirarla, per poi proseguire il loro percorso nella storia, nell’antichità della nobile Metauros. Cosimo Allera, figlio di un abile artigiano del ferro, dopo aver conseguito il diploma di geometra, si è dedicato con passione al perfezionamento della tecnica della scultura, rilevando un’innata predisposizione per le lavorazioni artistiche del ferro. Tutte le sue creazioni sono opere d’arte complesse e raffinate.
Dal 1984 ha partecipato a numerose mostre, presentando le sue creazioni in Italia e all’estero e i riconoscimenti ufficiali, attribuitigli attraverso recensioni e articoli pubblicati sulle pagine di molte riviste specializzate, sono un importante testimonianza del valore del lavoro svolto.
Con il passare del tempo, Cosimo Allera ha imparato a conoscere i molti segreti e le innumerevoli potenzialità di una materia apparentemente poco duttile da plasmare. Allera non si accorda alle correnti, non segue la moda, non percorre strade già battute. La materia vibra, in uno slancio generoso, che ce la fa sembrare protesa verso l’avvenire. Gli oggetti più comuni, più usuali (ferro, bronzo, rame) costruiscono una realtà che si colloca all’estremo limite dell’immaginazione e che proprio per questo esercita sul visitatore un’enorme forza di suggestione.
Allera ha donato al ferro un’anima, le sue opere sono delle poesie, dove chi ha la fortuna di “leggerle”, legge l’amore, la generosità e la speranza di un mondo migliore. Un mondo dove il bello e il buono vincono il male, proprio come l’Arcangelo San Michele.