Successo dell’azione del governo Monti in Europa e prospettive politiche in Italia
redazione | Il 13, Gen 2012
La prova è la chiusura in positivo dell’asta sui Bot nella giornata del 12 gennaio 2012
di BRUNO MORGANTE
Successo dell’azione del governo Monti in Europa e prospettive politiche in Italia
La prova è la chiusura in positivo dell’asta sui Bot nella giornata del 12 gennaio 2012
di Bruno Morgante
Il 12 gennaio 2012 sarà ricordata come una giornata importante per la politica italiana. L’asta sui BOT in scadenza è stata molto positiva.
Erano in scadenza 8,5 miliardi di euro di BOT a tre e sei mesi che erano stati piazzati sul mercato dal tesoro a tassi di interesse più del doppio di quelli pagati oggi, per cui c’è stato un notevole risparmio per le finanze pubbliche.
Sicuramente ciò, almeno in parte, è il riconoscimento del successo dell’azione del governo Monti, sia per le azioni già varate di controllo del bilancio dello stato, sia per le misure sulla crescita su cui sta lavorando, sia per l’attività diplomatica svolta a livello europeo per il recupero della credibilità dell’Italia e del ruolo che gli spetta tra i grandi dell’Europa.
Rimangono molti problemi e la situazione è delicata essendoci bisogno di una fase di crescita dell’economia e dell’occupazione, fase che può innestarsi solamente se da una parte l’Italia riesce a fare partire gli investimenti nelle opere pubbliche e a fare delle riforme che aumentino la competitività del paese, aggredendo sacche di privilegi, sperperi non più accettabili nella spesa pubblica, efficienza della pubblica amministrazione, certezza di tempi per incassi e per dirimere controversie di lavoro, controversie con la pubblica amministrazione, controversie fra imprese, ma anche e soprattutto se dall’altra parte l’Europa non sia solo la burocratica guardiana dei conti pubblici, ma si dia una politica ed investa per la crescita e l’occupazione.
I partiti che appoggiano il governo ritengono legittimamente di poter ascrivere anche al loro questi fatti positivi.
La Camera dei deputati ha negato l’autorizzazione all’arresto del deputato del Pdl Cosentino richiesto dalla procura di Napoli per associazione camorristica, riciclaggio e altro, dopo che la giunta per le autorizzazioni a procedere aveva dato parere favorevole all’arresto.
Sicuramente il voto, come sempre in questi casi, non è stato espressione di liberi convincimenti dei parlamentari, come dovrebbe essere, ma è stato un voto politico su obiettivi che niente hanno a che vedere con la questione su cui si è votato.
Nei giorni prima del voto c’è stato un grande lavoro diplomatico, che ha visto impegnato in prima persona il presidente Berlusconi, che si è incontrato con Bossi per convincerlo a cambiare posizione rispetto a quella espressa dai rappresentanti della Lega nella giunta per le autorizzazioni, che era stata favorevole all’arresto.
Questo fatto ha aumentato i contrasti dentro la Lega tra Bossi e Maroni, essendosi quest’ultimo schierato apertamente per l’autorizzazione all’arresto, con manifestazioni plateali di dissenso nella riunione del gruppo e con ribellioni nella base della Lega, in maggioranza schierata per l’autorizzazione all’arresto.
Quale scambio c’è stato tra Berlusconi e Bossi?
Bossi ha tutto l’interesse ad elezioni anticipate e alla fine anticipata dell’esperienza Monti.
E’ questo l’oggetto dello scambio, oltre a garanzie di più sindaci alle prossime elezioni amministrative?
Nella stessa giornata, come era prevedibile, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili i referendum per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale, il cosiddetto “porcellum”.
Lasciando stare le solite intemperanze demagogiche di Di Pietro, il fatto è che l’attuale legge elettorale può essere cambiata, ormai, solo da una nuova legge che deve approvare questo parlamento.
Formalmente c’è quasi unanimità sull’esigenza di cambiare questa legge.
Escluso la Lega che la ritiene una buona legge, tutti gli altri partiti si sono espressi per il suo cambiamento, presentando ognuno una propria legge, ognuna diversa dall’altra.
Dentro i partiti ci sono divisioni e gruppi che si pongono all’attacco delle segreterie.
Forse non è difficile prevedere che “per orgoglio di bandiera, per legittima difesa di interessi di partito, per doverosa difesa di identità culturale rispetto alla visione della democrazia rappresentativa”, sarà difficile se non impossibile trovare un accordo per una nuova legge, specialmente se si crea un’aspettativa di elezioni anticipate.
Con questa legge i segretari nominano i parlamentari del proprio partito e possono risolvere i problemi interni.
Forse e’ pensar male che, nella misura in cui entro il primo trimestre dell’anno il governo Monti farà passare la paura di un fallimento del paese e avrà risolto qualche problema irrisolvibile per ogni partito (penso alle liberalizzazioni e alla riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali), specialmente nel centro-destra si colga l’occasione per cavalcare lo scontento, che comunque ci sarà nel popolo quale impatto delle riforme e delle nuove tasse, per ricucire lo strappo con la Lega puntando a riconquistare il potere, meta che sembrava impossibile dopo il fallimento del governo Berlusconi.
Bossi potrebbe andare alla resa dei conti interni e garantire maggiori spazi a livello di potere locale e continuazione della tutela a livello centrale degli interessi territoriali della “Padania”, anche a scapito degli altri territori del paese, magari riscoprendo il mito del federalismo.
Il Pdl, o come si chiamerà, dato che han deciso di cambiare nome, cederà il Nord alla Lega senza paura di contraccolpi nel Sud, dove gli basterà garantire uno strapuntino alla classe dirigente locale e impunità per occupare il potere localmente.
Magari, per non lasciare spazi, nascerà anche una Lega del Sud, alleata con il centro-destra e con la Lega, quella vera.
Chi fa questi conti sicuramente non coglie che tutto sta cambiando, soprattutto nella percezione della gente.
Il popolo sta dimostrando grande maturità e nutre grandi aspettative nei confronti del governo Monti, anche se sta imponendo enormi sacrifici, ma sta nascendo la speranza che possano servire per i nostri figli.
Questa coscienza popolare è l’unico antidoto ad avventure perchè ogni partito rifletterà molto prima di sfidare il sentire della gente e di dare l’impressione di voler bloccare il cambiamento.
redazione@approdonews.it