Successo per la Skanderberg con Rinaldo in campo Lunghi applausi per il debutto, ieri sera, della X produzione teatrale
Cosenza – Un grande successo per il debutto, ieri sera, al Cine-Teatro Garden di Rende, del musical “Rinaldo in campo”. Una serata dedicata alla danza, un sold out per la Compagnia Skanderberg e per gli allievi della Scuola d’arte di Mirella Castriota. L’esordio, ieri, della X produzione della Compagnia di balletto Skanderberg, assieme ai giovani e talentuosi attori e cantanti della “Scuola d’Arte” ha superato la prova riscuotendo lunghi applausi e il gradimento del pubblico. La direzione artistica è di Mirella Castriota e la direzione tecnica è affidata a Gianfranco Mastroianni. Dopo “Alleluja Brava gente”, “Rugantino”, “Se il tempo fosse un gambero”, il musical della Disney “Il Re Leone” e l’epopea biblica “Mosè” e la romantica commedia “Un paio d’ali” la storica Compagnia di balletto Skanderberg, i giovani ballerini della “Dance Studio” di Mirella Castriota e gli attori e cantanti della Scuola d’Arte Mirella Castriota si sono nuovamente misurati con la tradizione della commedia musicale. Uno spettacolo ispirato a uno dei musical più riusciti della coppia Garinei e Giovannini “Rinaldo in campo”. Debuttò nel 1961, per i 100 anni dell’Unità d’Italia, con il grande Domenico Modugno e con la talentuosa Delia Scala.
Una messa in scena fedele all’originale e affidata alla creatività della scenografa Alessia Lucchetta. “Continua anche per questa decima produzione la nostra indagine sulla commedia musicale italiana– ha spiegato la regista Patrizia Castriota – Una bella avventura per i nostri giovani interpreti misurarsi con i capolavori della nostra tradizione teatrale. Ci siamo affidati al talento di Alessia Lucchetta per ricreare una Sicilia della metà dell’800, tra le camice rosse dei Garibaldini e l’ostinata occupazione dei Borboni”.
A tenere le fila dello spettacolo, diretto da Patrizia Castriota e Luca Ziccarelli (sul palco nei panni del protagonista, il brigante Rinaldo Dragonera), i bravi Gianmarco Marcianò, il divertente Chiericuzzu (frizzante in quello che fu il personaggio di Paolo Panelli) e Giada Cosenza, ancora una volta tra le protagoniste con la sua voce chiara e brillante. Qui nei panni di Angelica, la nobildonna siciliana patriottica e appassionata che fa perdere la testa al brigante Rinaldo.
Il testo, arricchito dalle belle musiche di Domenico Modugno, racconta la vicenda politica e sentimentale del brigante Dragonera in un difficile contesto storico, quando nel 1860 la spedizione del Mille in Sicilia suscita uno spirito di ribellione e di lotta contro il governo borbonico e la volontà di formare una Patria unita e indivisibile, quale del resto da secoli veniva percepita sotto l’aspetto geografico e culturale. Si fa portavoce dell’entusiasmo patriottico Angelica, donna emancipata e coraggiosa, che desidera agire a fianco di Garibaldi e riesce a coinvolgere in questa avventura Rinaldo, il brigante-gentiluomo di cui è innamorata. Lo spettacolo tratteggia una Sicilia complessa e contradditoria. Una terra ricca di passione, di generosità e d’ingegno, ma nello stesso tempo incline al disincanto ed al compromesso, in cui talvolta fatalismo ed eredità storico-culturale servono a giustificare il ritardo rispetto alla partecipazione consapevole nella costruzione di una società moderna, in cui prevalgono le energie migliori.
Ad entusiasmare il pubblico gli indimenticabili brani del grande Domenico Modugno che scrisse anche i testi della commedia con Garinei e Giovannini. Lunghi applausi per la divertente “Tre briganti tre somari”; la suggestiva “Notte chiara”; “Pizzica pizzica”; “Orizzonti di gioia” e “Lupi e pecorelle”.
Efficaci quadri corali e coreografie dinamiche che rendono omaggio alle tradizioni del Sud sono stati gli ingredienti di uno spettacolo che ha reso omaggio al musical nostrano. Soprattutto, grazie ad una scenografia ad effetto (firmata dalla pittrice di scena Alessia Lucchetta) e ai costumi disegnati da Patrizia Castriota. “Abbiamo voluto raccontare un pezzo della nostra storia d’Italia – racconta la regista – una commedia divertente grazie anche alle variazioni sul testo originale introdotte da Luca Ziccarelli. Una commedia, così come scritta da Garinei e Giovannini, prettamente maschile. In questa rilettura abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di dare vita ai personaggi femminili dando più spazio alla comicità – e continua – Anche questa volta, sebbene la squadra sia quasi del tutto rinnovata e nella compagnia ci siano numerose new entry, i ragazzi si sono messi in gioco. Il nostro impegno è quello di formarli come giovani artisti completi. E’ fondamentale conoscere il passato e la nostra immensa tradizione teatrale. Un esercizio di stile necessario per il bagaglio culturale di un giovane ballerino e attore”. Senza ombra di dubbio è la danza al centro della messa in scena della Compagnia Skanderberg. Coreografie all’insegna della commistione di stili. Le maestre Angela Tiesi e Lia Molinaro hanno montato pezzi di grande efficacia all’insegna della commistione tra danza moderna, contemporaneo e le suggestioni delle danze tradizionali, sotto il caldo sole del Sud.
Una vera e propria fucina di talenti la Scuola d’arte di Mirella Castriota. Giovani artisti che crescono di anno in anno. Così come il corpo di ballo della Compagnia Skanderberg, nata nel 1985. Nella storia del balletto calabrese fu la prima in assoluto che ad operare con il sovvenzionamento statale da parte del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Oggi, insieme a professionisti di fama internazionale ha ottenuto notevoli riconoscimenti.
“Siamo soddisfatti di questa X produzione- commenta Mirella Castriota- Anche questa volta i nostri giovani talenti hanno dimostrato maturità nell’affrontare un testo così complesso. Quest’ultima produzione dimostra che sono migliorati artisticamente. Si tratta di una delle opere più emozionanti di Garinei e Giovannini in cui lo spirito del Sud e il senso di appartenenza a una terra difficile ma bellissima emerge con prepotenza – e conclude- I nostri ragazzi con la loro intensa interpretazione hanno raccontato tutto il loro amore e la passione per la propria terra”.