“Sui buoni libro solo mistificazione della realtà” Lo dichiara il Sindaco di Lamezia, Gianni Speranza
Dall’inizio dell’anno scolastico il Comune, come deliberato alla fine di agosto, ha stanziato 101.385,00 euro per garantire i libri gratuiti agli alunni della scuola primaria. Di queste somma, 81.462,87 euro sono stati già liquidati alle librerie fornitrici con determina del 31 ottobre 2014; 14.571,45 euro sono stati accreditati sui conti corrente delle famiglie che hanno richiesto il rimborso indicando il loro codice Iban; 5.351,55 euro sono in corso di liquidazione tramite assegni circolari da parte dell’ufficio servizi educativi del Comune. A questi si aggiungono i quasi 5.866,13 euro in corso di liquidazione all’Istituto Comprensivo Don Milani che utilizza metodi didattici alternativi. In città, 2820 famiglie hanno ritirato regolarmente le cedole librarie; sono state rimborsate 666 famiglie che avevano fatto richiesta di cui 490 hanno già ricevuto a novembre l’accredito su conto correnti; le restanti 176 famiglie, attraverso le rispettive scuole sono state invitate a ritirare l’assegno presso gli uffici del Comune. I numeri sconfessano la strumentalizzazione e gli allarmismi artatamente messi in atto in questi giorni da alcuni movimenti e dimostrano che anche quest’anno l’amministrazione comunale ha garantito libri di testo gratuiti agli alunni delle scuole primarie, venendo così incontro alle esigenze delle famiglie e sostituendosi allo Stato, come avviene in tutti i comuni italiani, nel garantire il diritto allo studio sancito dall’art.34 della Costituzione Italiana. Per nove anni, l’amministrazione comunale ha regolarmente sostenuto le spese delle famiglie per l’acquisto dei libri di testo, in linea con un’azione amministrativa che, nonostante i continui tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale, ha sempre salvaguardato le politiche sociali e sostenuto le fasce sociali più deboli. I numeri parlano chiaro: ad oggi circa il 97% dei richiedenti ha già ottenuto il rimborso e il rimanente 3%, già avvisato, deve solo ritirarlo presso gli uffici competenti. Gli allarmismi lasciano il tempo che trovano. Se non ci resta altro che prendere atto con sereno distacco della mistificazione della realtà fatta da chi non ha altri argomenti con cui stimolare l’opinione pubblica, ci rammarica che lo si faccia strumentalizzando il disagio sociale ed economico – purtroppo in molti casi reale – di tante famiglie della nostra città.