Sul partecipa alla protesta contro le Ferrovie: “Tuteliamo i treni a lunga percorrenza” Il Sindacato Unitario dei Lavoratori ha annunciato la sua completa adesione allo sciopero di mercoledì 25 marzo
Il piano di dismissione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia continua a dispetto delle dichiarazioni programmatiche da parte del Gruppo FS che, durante l’incontro romano tenutosi nei giorni scorsi con le Organizzazioni Sindacali, non ha fornito alcuna indicazione su investimenti e prospettive congelando la situazione allo stato attuale. Solo una momentanea marcia indietro che è stata esclusivamente “ frutto della grande mobilitazione del territorio del 14 febbraio u.s., ma che non basta; occorre andare avanti nel rivendicare risorse ed investimenti per velocizzare e modernizzare l’attuale sistema di traghettamento dei treni sullo stretto. Occorre difendere il diritto alla continuità territoriale recuperando il gap infrastrutturale decennale in cui sono state relegate la Sicilia e la Calabria sia sul versante ferroviario, sia sul traghettamento veloce per i pendolari dello stretto.
In sintesi, queste le richieste avanzate al Gruppo Ferrovie dello Stato. Non è possibile accontentarsi del “mantenimento dei servizi per il solo 2015” senza avere prospettive certe per il futuro.
C’è una piattaforma rivendicativa, invece, sulla quale la politica Regionale e Nazionale e il Gruppo FS devono dare contestualmente una risposta. Una piattaforma che mette al centro: la garanzia e il potenziamento del diritto costituzionale alla continuità territoriale ferroviaria fra la Sicilia e il continente, l’immediata sospensione del piano di dismissione presentato dalle ferrovie, le sovvenzioni di Stato per il completamento e l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria regionale, le sovvenzioni di Stato per l’ammodernamento della flotta navale ferroviaria col fine di dimezzare i tempi di attraversamento con treno a bordo, le sovvenzioni di Stato per l’ammodernamento dei convogli ferroviari interni alla regione, il contratto di servizio regionale che garantisca un sistema ferroviario pubblico, fruibile e moderno, il blocco del processo di privatizzazione della società “Ferrovie dello Stato” nei programmi del Governo, il mantenimento dei livelli occupazionali e stabilizzazione dei lavoratori precari.
Su questi temi non è più possibile prendere e perdere tempo. E’ necessario guardare al futuro con coraggio e determinazione per rivendicare il diritto a servizi pubblici efficienti che possano garantire una mobilità sostenibile per tutti.
Il 25 marzo saremo, dunque, al fianco di tutti i cittadini che esprimeranno il proprio dissenso rispetto ad una politica che ha smesso di progettare e programmare e che ha delegato le proprie funzioni istituzionali a chi mira esclusivamente al proprio profitto e non alla salvaguardia dell’interesse generale della popolazione.