Sull’Alta Velocità il comitato “In Movimento” lancia un appello per un dialogo costruttivo Superare ogni campanilismo per una visione strategica e condivisa delle infrastrutture tra Gioia Tauro e Rosarno
redazione | Il 05, Dic 2024
Di Clemente Corvo
In seguito alle recenti dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione Comunale di Rosarno, il Comitato InMovimento, intende replicare per spirito di chiarezza e ribadire che la richiesta di istituire fermate di treni ad alta velocità presso la stazione di Gioia Tauro non è, né è mai stata, una proposta finalizzata a sottrarre opportunità o risorse al comune di Rosarno. Piuttosto, si tratta di una legittima istanza volta a rispondere alle esigenze di mobilità di un territorio vasto e densamente popolato, con l’obiettivo di creare una ripartizione equa e razionale delle fermate tra le due città.
Da parte del comitato InMovimento, così come da parte dei rappresentanti istituzionali della città, di ex amministratori e del mondo dell’associazionismo di Gioia Tauro intervenuti nel dibattito, non vi è mai stata l’intenzione di mettere in discussione l’importanza strategica della stazione di Rosarno. Al contrario, la proposta avanzata si basa su un principio di equilibrio: Rosarno servirebbe il litorale ionico mentre Gioia Tauro si collocherebbe come snodo naturale per i comuni del lato tirrenico e della zona pre-aspromontana, tra le tante si citano le cittadine di Palmi, Taurianova, Cittanova, Oppido Mamertina, Rizziconi, Seminara e molte, molte altre ancora molto più vicine a Gioia Tauro, per un bacino di utenza potenziale di oltre 170.000 abitanti .
Da Gioia Tauro è sempre e solo arrivata la voce che la stazione rappresenta un’infrastruttura moderna e strategica, rinnovata con un investimento di oltre 38 milioni di euro di fondi pubblici che vanta tra le sue caratteristiche principali: una posizione strategica e facilmente accessibile grazie alla vicinanza con lo svincolo autostradale A2 e alla connessione con la strada provinciale 1 Gioia Tauro – Locri. Una stazione facilmente raggiungibile, servendo in modo ottimale anche i comuni dell’entroterra. Vanta un’Infrastruttura moderna disponendo di 5 binari operativi, di cui 4 “banalizzati” (a doppio senso di marcia), e di 4 ascensori per garantire piena accessibilità ai passeggeri in condizioni di disabilità. Possiede poi un’ampia area parcheggio con oltre 200 posti auto, costruito ad hoc durante la ristrutturazione che offre un servizio di comodità e sicurezza per i viaggiatori. Sicuramente è un presidio di sicurezza in quanto la presenza della Polizia Ferroviaria all’interno della stazione assicura un alto livello di sicurezza per passeggeri e personale. Si trova in prossimità all’ospedale, è innegabile la sua vicinanza al presidio ospedaliero, circostanza che costituisce un ulteriore valore aggiunto, fondamentale in caso di emergenze mediche a bordo dei treni. Ed ancora la sua posizione geografica sul territorio è centrale, infatti Gioia Tauro è il cuore della Piana che porta il suo nome, con un bacino d’utenza passeggeri vasto e popoloso che comprende oltre 38 comuni.
Il Comitato InMovimento sottolinea che le polemiche sollevate da Rosarno contro l’amministrazione della città del Porto sono prive di fondamento e creano confusione su un punto chiaro e incontrovertibile: nessuno ha mai proposto di togliere fermate a Rosarno. Al contrario, la proposta partita da Gioia Tauro, innanzitutto dal comitato InMovimento, come quelle delle altre forze intervenute nel dibattito, mira a valorizzare entrambe le stazioni, prevedendo una suddivisione equa delle fermate in giorni oppure orari diversi e, se necessario, un eventuale aumento delle corse per garantire un servizio di trasporto più efficiente e capillare.
Come già ben evidenziato, anche dall’amministrazione comunale di Gioia Tauro e dal sindaco avvocato Simona Scarcella, la stazione di Gioia Tauro non rappresenta solo un’infrastruttura logistica valida, ma una necessità per rispondere alle esigenze di mobilità e sviluppo di un territorio ampio e strategico, che include tanto il lato tirrenico quanto quello pre-aspromontano. Questo non è un discorso di campanilismo, ma una visione strategica che tiene conto delle reali necessità del territorio e, per quanto riguarda i 4 ascensori presenti presso la stazione di Gioia Tauro, anche per andare incontro alle persone in condizioni di disabilità altrimenti escluse.
L’auspicio è che l’amministrazione di Rosarno abbandoni le polemiche sterili e si concentri su una collaborazione costruttiva. A tal proposito, ribadiamo che la proposta avanzata dal Comitato InMovimento, da due ex sindaci della città, dal Movimento Insieme per Gioia e dall’amministrazione comunale di Gioia Tauro, non mira a creare divisioni tra le due comunità, ma a trovare una soluzione condivisa e lungimirante. La stazione di Rosarno continuerebbe a servire il litorale ionico, mentre quella di Gioia Tauro risponderebbe alle esigenze di altra parte di utenza passeggeri della Piana oggi esclusa dal servizio di alta velocità ed andrebbe, sin da subito, incontro anche alle esigenze delle persone in condizioni di disabilità. Questa distribuzione non solo migliorerebbe l’accessibilità al trasporto ferroviario per tutta la popolazione della provincia, ma garantirebbe anche una maggiore efficienza del sistema ferroviario oltre che nazionale anche regionale.
Il Comitato InMovimento continuerà con determinazione a portare avanti questa battaglia, chiedendo che vengano istituite fermate di alta velocità presso la stazione di Gioia Tauro. Non si tratta di togliere qualcosa a qualcuno, ma di superare ogni campanilismo per una visione strategica e condivisa delle infrastrutture tra Gioia Tauro e Rosarno e lavorare per il bene di tutti. Siamo certi che, attraverso il dialogo e la condivisione, specie tra amministrazioni, potremo ottenere un risultato che rappresenti una vittoria per tutta la Piana di Gioia Tauro.
Il portavoce del comitato InMovimento Gioia Tauro
Renato Bellofiore