Sulle spiagge è allarme rifiuti spiaggiati
Giovanni D'agata | Il 17, Mag 2014
I Comuni rivieraschi intensifichino la raccolta. Lo “Sportello dei Diritti” per l’introduzione della cauzione sulle bottiglie
Sulle spiagge è allarme rifiuti spiaggiati
I Comuni rivieraschi intensifichino la raccolta. Lo “Sportello dei Diritti” per l’introduzione della cauzione sulle bottiglie
La bella stagione inizia nel segno delle spiagge sporche e piene di rifiuti. Nonostante
le buone intenzioni, le massicce campagne d’inizio estate per la raccolta dei rifiuti,
è di attuale rilevanza la questione dei rifiuti sulle spiagge, in particolare quelle
a pubblico uso. I contenitori in plastica “regnano” purtroppo spesso incontrastati:
in determinati luoghi si sono formati veri e propri strati di bottiglie e oggetti
in plastica che si accumulano portati dalle maree e dalla forza del mare nonostante
gli sforzi degli ecologisti. Assieme alle bottiglie, ovunque rilevantissimo il numero
(superiore a quello delle stesse bottiglie) dei tappi delle bottiglie in plastica,
non biodegradabili e difficili da raccogliere. Questo è l’avvilente spettacolo
che si presenterà ai tanti turisti che accorreranno sulle splendide coste in occasione
di questo week end di sole. Tanto anche il vetro raccolto: le bottiglie abbandonate
sono presenti un po’ ovunque, non sono “restituite” solo dal mare ma abbandonate
soprattutto in inverno – e, spesso rotte – costituiscono un pericolo non trascurabile
per i bagnanti. Poiché l’argomento attiene la salute pubblica oltrechè il pubblico
decoro delle nostre spiagge, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [1]”, propone una possibile soluzione preventiva, complementare alla necessaria
intensificazione della raccolta dei rifiuti e dei controlli da parte dei Comuni costieri
nei mesi estivi: l’introduzione generalizzata della cauzione sui vuoti delle bottiglie.
Nella quasi totale assenza di un’adeguata politica di raccolta differenziata nel
nostro territorio – seppur sempre più necessaria – questa vecchia prassi limiterebbe
drasticamente l’abbandono di contenitori (sia in vetro che in plastica) nell’ambiente,
favorendo, al contrario, il loro riutilizzo. In molti paesi europei (Germania, Austria,
Olanda, Danimarca, Austria ed altri ancora), cauzioni di 15- 20 centesimi di euro
sui vuoti consentono la restituzione di oltre il 90% dei contenitori venduti (una
percentuale che nessuna raccolta differenziata riesce a raggiungere); in Italia la
cauzione è quasi scomparsa e anche per questo le bottiglie contribuiscono a degradare
i nostri ameni paesaggi costieri.