Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sun city: concluso primo laboratorio all’ex bowling confiscato a Campolo

Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Un’officina creativa dove le slot machine sono ormai un lontano ricordo. Si chiude il primo laboratorio realizzato dagli studenti dell’Istituto Panella Vallauri nell’ambito del progetto ‘Sun city’ finanziato da Fondazione con il Sud.

Le attività di Arci Reggio Calabria (soggetto capofila), Associazione Artemide e Cooperativa Cisme erano ripartite lo scorso novembre con l’obiettivo di trasformare l’ex bowling di via Emilio Cuzzocrea, bene confiscato al cosiddetto re dei videopoker Gioacchino Campolo, in un centro civico polivalente e di aggregazione sociale.

Tre laboratori in tutto, di cui due ancora in corso, per dare una nuova veste a un luogo che per tanto tempo è stato simbolo di ludopatie.

“Durante queste cinquanta ore, gli studenti della III e IV Sistema moda hanno disegnato e poi realizzato delle sedute, scegliendo i colori della bandiera Arci. Un impegno profuso e possibile grazie alla disponibilità del dirigente scolastico Anna Nucera, della coordinatrice del progetto per la scuola, Maria Carmela D’Elia e le docenti Maria Grazia Costantino ed Elena Zuccarello, con l’assistente di laboratorio Rosanna Gullace”, spiega Sebastian Trunfio, animatore e tutor.

A stretto giro si concluderanno anche gli altri due laboratori, quelli che vedono coinvolti gli studenti della IV A di Grafica e Comunicazione nella realizzazione della segnaletica all’interno dell’ex bowling e la IV di Meccanica e Meccatronica nella costruzione di un palcoscenico destinato allo spazio teatrale.

Parallelamente continuano anche le attività gestite dalla Cooperativa Cisme che vedono da un lato la formazione al volontariato attraverso il coinvolgimento degli studenti del Panella Vallauri, dall’altro dei focus group itineranti in città e rivolti a diversi target tra cui scout e soggetti vulnerabili. Lo scopo è quello di approfondire le tematiche legate ai beni confiscati e al bene comune in generale, partendo proprio dai bisogni della comunità.