Svolta nelle indagini. Per la morte di Cristina Frazzica, la 31enne originaria di Taurianova travolta e uccisa in mare a Posillipo, c’è un indagato Sarebbe un noto avvocato napoletano. Cristina si trovava sul kayak con un amico, e resta ancora da chiarire perché l’uomo a bordo dello yacht sia tornato indietro dopo l’incidente
redazione | Il 14, Giu 2024
Di GiLar
Per la brutale morte di Cristina Frazzica, la ragazza di 31 originaria di San Martino, frazione di Taurianova, travolta e uccisa mentre era su un kayak nel mare di Posillipo, c’è un indagato. Si tratta del proprietario di una delle tre barche individuate dalle forze dell’ordine nell’ambito delle indagini in corso da domenica, un noto avvocato napoletano, che è stato sottoposto a interrogatorio e che, secondo quanto si è appreso, avrebbe prestato soccorso al superstite.
Una delle ipotesi è che, dopo aver causato l’incidente mortale, si sia allontanato, resta da chiarire se consapevole o meno di quanto accaduto, e si sta cercando di ricostruire se solo in seguito sia tornato indietro. La vittima stava facendo una escursione nelle acque di Posillipo. L’allarme è stato lanciato circa mezz’ora dopo la disgrazia dal natante che ha recuperato il giovane avvocato napoletano, amico della vittima e sopravvissuto al sinistro marittimo. Il noto avvocato napoletano è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso ed è il proprietario dell’imbarcazione che la scorsa domenica avrebbe travolto e ucciso Cristina Frazzica.
Si tratta dell’avvocato Guido Furgiele che ha dichiarato, “Non mi sono accorto di nulla”.
Cristina Frazzica e l’amico Vincenzo Carmine Leone, anche lui un avvocato penalista napoletano, stavano facendo una gita in kayak, quando di colpo una grossa imbarcazione li ha travolti. Sembra che Cristina sarebbe morta sul colpo, ma sarà l’autopsia a dirlo, mentre l’amico si è salvato perché d’istinto si è gettato in acqua. Una volta riemerso, ha chiesto aiuto urlando ed è stato recuperato da una barca il cui proprietario ora è sotto indagine. Nei fatti Guido Furgiuele è passato in pochissimo tempo da soccorritore a indagato per l’incidente in mare ed è stato sottoposto a un interrogatorio. L’ipotesi è che, dopo aver causato l’incidente mortale con lo yacht da 18 metri, si sia allontanato e solo in seguito sia tornato indietro. Se fosse confermata questa ricostruzione, resterebbe da capire il perché dell’iniziale allontanamento.
Già gli inquirenti nella giornata di ieri avevano messo sotto sequestro tre imbarcazioni, che sarebbero passate dalla zona in cui si trovava la ragazza al momento dell’incidente.
Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sicurezza di Villa Rosebery, la residenza napoletana del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo scontro è avvenuto infatti non lontano dal tratto di cosa sul quale affaccia la storica villa ma le immagini non erano abbastanza nitide da individuare immediatamente il natante.
Il corpo senza vita di Cristina è stato trovato a poca distanza dal luogo dell’impatto dai soccorritori, subito dopo l’allarme. Non si esclude che il natante investitore solcasse il mare a velocità sostenuta e che la prua sollevata abbia ridotto notevolmente la visibilità del guidatore.
Nelle scorse ore la famiglia della vittima è arrivata a Napoli dove ha incontrato gli investigatori i quali, a breve, intendono disporre l’esame autoptico sulla salma, che farà luce sulle cause di morte della giovane. Un esame che consentirà anche di scoprire se Cristina sia morta sul colpo oppure se un soccorso tempestivo avrebbe potuto salvarle la vita. L’esame autoiptico consentirà anche di scoprire se Cristina sia morta sul colpo oppure se un soccorso tempestivo avrebbe potuto salvarle la vita, inoltre saranno poi eseguite delle perizie su barca e kayak.
Chi era Cristina Frazzica
Cristina Frazzica era una ricercatrice di 31 anni originaria di Taurianova. I suoi genitori erano originari di San Martino, frazione di Taurianova, ma erano a Voghera per lavoro. La coppia era poi tornata in Calabria proprio in prossimità della nascita di Cristina e di sua sorella gemella. Lo ha scritto in una nota l’Amministrazione Comunale, esprimendo le proprie condoglianze alla famiglia. “Cristina Frazzica assieme alla sorella gemella era nata proprio nella cittadina della Piana, dove la madre Angela e il padre Luigi vollero tornare per il lieto evento, dopo essersi stabiliti per lavoro a Voghera”, si legge nel comunicato, “ci facciamo rappresentanti di un sentimento assai diffuso in queste ore nella nostra comunità per una tragedia sulla quale auspichiamo che si faccia quanto prima piena luce per dare verità e giustizia. Vedere spezzata in questo modo così terribile una giovane vita, provoca un moto di rigetto che vogliamo fronteggiare offrendo la solidarietà più totale alla sua famiglia e a quanti la piangono in questo momento, in Lombardia come nella stessa Taurianova”.