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TAURIANOVA (RC), SABATO 18 GENNAIO 2025

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Talarico (Idv): “Salvare la Banca di Credito Cooperativo di Cosenza”

Talarico (Idv): “Salvare la Banca di Credito Cooperativo di Cosenza”

| Il 24, Gen 2012

Subito un tavolo istituzionale per affrontare energicamente la questione. Impedire il licenziamento dei suoi dipendenti

Talarico (Idv): “Salvare la Banca di Credito Cooperativo di Cosenza”

Subito un tavolo istituzionale per affrontare energicamente la questione. Impedire il licenziamento dei suoi dipendenti

 

 

COSENZA – La vicenda della Banca di Cosenza Credito Cooperativo sta assumendo sempre più contorni drammatici.

Nel silenzio della politica e delle istituzioni si sta consumando un altro scippo ai danni del nostro territorio, che, con il ridimensionamento e lo smembramento di questo importante istituto di credito, verrebbe ad essere ulteriormente depauperato, spogliato di un presidio fondamentale per la sua crescita.

È innegabile infatti che questa banca, con i suoi uffici di Cosenza, Dipignano, S. Stefano di Rogliano, Mendicino, Parenti, Scagliano e Pietrafitta, abbia costituito negli anni un punto di riferimento di prim’ordine per le imprese che operano nella città capoluogo e nella cintura dei comuni ad esso prossimi.

Non desta poi minore sconcerto la situazione dei suoi dipendenti , che rischiano il licenziamento in assenza di un intervento risoluto contro le decisioni assunte dalla struttura commissariale.

Com’è noto nel maggio del 2010 la Banca di Cosenza Credito Cooperativo è stata commissariata dalla Banca d’Italia, per “gravi irregolarità amministrative e violazioni normative”.

Nel mese di ottobre del 2011 i commissari straordinari comunicavano alle Organizzazioni Sindacali la disponibilità ad acquisire la Banca di Cosenza da parte di due istituti di credito, con passaggio a Banca Sviluppo Spa di sole 4 filiali ed a Bcc Centrocalabria delle restanti 4. Ciò avrebbe però determinato, oltre che uno smembramento dell’istituto, un esubero di 17 dipendenti.

Nel frattempo sono stati molti gli incontri sindacali, sia in ambito regionale che nazionale, ma gli stessi, ad oggi, non hanno sortito alcun risultato positivo per i lavoratori di Banca di Cosenza.

Nonostante l’impegno profuso dalle OOSS sul tavolo delle trattative, tendente a trovare ogni soluzione possibile “all’interno degli strumenti contemplati nella normativa di riferimento”, finora non si è raggiunto alcun accordo.

Restano pertanto sul tappeto due questioni: la salvaguardia dell’autonomia e dell’unitarietà di un istituto di credito fondamentale per l’economia della provincia di Cosenza ed il destino di 17 lavoratori, che, dopo molti anni di servizio, si ritroverebbero in mezzo alla strada.

La Giunta regionale, benché investita della questione anche da parte di esponenti del centrodestra, finora ha mostrato solo inerzia ed indifferenza. Sarebbe auspicabile che i sindaci dei comuni interessati, la Provincia di Cosenza, i parlamentari calabresi si attivino per organizzare un tavolo istituzionale, per affrontare risolutamente la questione.

REDAZIONE@APPRODONEWS.IT