Talarico: “Una manifestazione come questa, riconcilia con i valori e gli insegnamenti che hanno da sempre legato l’uomo alla terra”
redazione | Il 11, Dic 2011
Il presidente del consiglio regionale all’annuale “Giornata del Ringraziamento”organizzata, nel mercato coperto di piazza Botticelli di Lamezia Terme, dalle Acli terra
Talarico: “Una manifestazione come questa, riconcilia con i valori e gli insegnamenti che hanno da sempre legato l’uomo alla terra”
Il presidente del consiglio regionale all’annuale “Giornata del Ringraziamento”organizzata, nel mercato coperto di piazza Botticelli di Lamezia Terme, dalle Acli terra
LAMEZIA TERME – “Una manifestazione come questa, che ha come scopo principale di ringraziare la provvidenza per i frutti della terra e del lavoro, ha il pregio, in momenti così tormentati della vita economica e sociale, di riconciliarci con i valori e gli insegnamenti che hanno da sempre legato l’uomo alla terra”. E’ quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, intervenendo, questa mattina, all’annuale “Giornata del Ringraziamento” organizzata, nel mercato coperto di piazza Botticelli di Lamezia Terme, dalle Acli terra. Chiamato dal gruppo dirigente delle Acli a pronunciarsi sulla “politica agricola comunitaria e l’economia agraria del Mezzogiorno”, il presidente Talarico, dopo aver partecipato alla messa officiata dal vescovo Luigi Cantafora nella chiesa di San Francesco di Paola, ha sostenuto che “Il mondo dell’agricoltura è sempre stato ricco di valori che hanno dato spunto all’uomo di riflettere sulla propria esistenza e anche, come si usava una volta al tempo del raccolto, di vivere momenti di festa in cui le mille vicende di ognuno, delle famiglie, si mescolavano in un clima di solidarietà e condivisione. Nelle nostre campagne, con il sudore degli uomini, con il sacrificio di tutta la comunità, si è spesso costruito, faticosamente, il futuro, partendo dalla speranza e dal gusto sano per il lavoro. Il Mezzogiorno, la Calabria di oggi – ha sottolineato il Presidente dell’Assemblea legislativa calabrese – non sono più la società prevalentemente agricola ed arretrata di un tempo, ma non sono neppure aree entrate a pieno titolo nella modernità. Ci troviamo – ha spiegato – in una situazione di difficile passaggio tra vecchio e nuovo, con l’esigenza di accelerare i tempi di modernizzazione in tutti i campi, ma soprattutto nell’agricoltura, creando servizi e guardando ai mercati, partendo dal presupposto che le potenzialità nella nostra regione sono grandi. La Calabria ha una tradizione in agricoltura, possiede le condizioni primarie per competere, come quelle climatiche e ambientali, per cui il problema della valorizzazione delle produzioni tipiche e della capacità di sfidare e conquistare i mercati richiedono la più attenta considerazione. In questa direzione si sta muovendo la politica della Regione, con continuità e impegno notevole, attivando le politiche più opportune e capaci di far superare i ritardi che si sono accumulati nel settore nel corso degli anni. La sfida oggi, in questo tempo di crisi, in cui stiamo osservando, a volte con angoscia, quali e quanti siamo i pericoli che derivano da un mondo in cui domina la finanza, con metodi che sono lontani da un’economia di produzione reale, è favorire il ritorno all’impresa agricola. E’ questa la rotta giusta, per la salvaguardia in primo luogo dell’ambiente e poi per creare nuovi posti di lavoro per le nuove generazioni”. Il presidente Talarico, inoltre, ha inteso rimarcare l’aspetto decisivo dell’esportazione dei prodotti agricoli e della loro commercializzazione: “Un’agricoltura che si muova con efficacia – ha detto – in una logica di sviluppo di ampio respiro e in un’ottica internazionale, significa poter liberare energie e potenzialità. L’agricoltura calabrese può e deve competere con le altre aree del paese e con i partner comunitari, se viene messa nelle condizioni di parità, con la consapevolezza che la qualità è l’arma vincente. Gli imprenditori agricoli meridionali hanno sempre dimostrato di saper produrre, ma devono essere messi in grado anche di vendere. Occorrono sforzi adeguati, per essere più moderni e competitivi, per fare un balzo in avanti, per eliminare gli ostacoli all’esportazione. Bisogna guardare all’agricoltura – ha concluso il Presidente del Consiglio regionale – considerandola settore capace di produrre riequilibri produttivi che sono essenziali per creare sviluppo e occupazione. D’altronde, l’agricoltura ed il turismo sono i settori trainanti della nostra economia, perciò è da valutare positivamente l’aumento, nella misura del 6 per cento, degli imprenditori agricoli giovani nel nostro Paese. In Calabria dobbiamo impegnarci per fare rete e per divulgare meglio le straordinarie potenzialità che ci vengono messe a disposizione dall’Europa. Dobbiamo puntare, in particolare modo, alle tipicità locali e fare in modo che, nell’economia globale, esse possano guadagnarsi lo spazio che meritano”.