Talarico, visita il Museo Archeologico di Lamezia Terme
redazione | Il 02, Mag 2011
Ha visitato la sezione preistorica in cui sono conservati importanti manufatti del neolitico scoperti nell’area archeologica di Acconia di Curinga. “Siamo dinanzi ad una ricchezza culturale inestimabile”.A tal proposito mercoledi 4 maggio conferenza stampa
Talarico, visita il Museo Archeologico di Lamezia Terme
Ha visitato la sezione preistorica in cui sono conservati importanti manufatti del neolitico scoperti nell’area archeologica di Acconia di Curinga. “Siamo dinanzi ad una ricchezza culturale inestimabile”.A tal proposito mercoledi 4 maggio conferenza stampa
LAMEZIA TERME – Il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, questa mattina è stato al Museo Archeologico di Lamezia Terme (complesso monumentale del San Domenico) dove, in particolare, ha visitato la sezione preistorica in cui sono conservati importanti manufatti del neolitico scoperti nell’area archeologica di Acconia di Curinga. “Siamo dinanzi ad una ricchezza culturale inestimabile che se valorizzata – ha affermato il presidente Talarico – potrebbe rappresentare una svolta anche economica e sociale per il territorio e la Calabria. Non bisogna dimenticare che questa cultura rientra in quella grande rivoluzione neolitica che interessò tutta l’area del Mediterraneo e che mise in essere un sistema di vita che ha tracciato per sempre il cammino dell’umanità”.
A richiamare l’attenzione del presidente Talarico, i venticinque manufatti, tutti corredati da un esauriente ed ampio corredo didattico, che testimoniano la presenza di un complesso di villaggi neolitici nella Piana di Lamezia (datati circa 7mila anni fa) e che verranno prossimamente esposti a Roma, nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
I reperti, portati alla luce nel corso di diverse campagne di scavi avviati dal prof. A. J. Ammermman, sono stati oggetto di approfonditi studi interdisciplinari che hanno visto coinvolti negli anni studiosi ed esperti quali Simona Scarcella (ricercatrice alla Maison des Sciences de l’Homme) e l’ingegner Rocco Purri. I risultati delle ricerche hanno suscitato estremo interesse nella comunità scientifica nazionale e internazionale ed hanno impreziosito la raccolta di manufatti che è esposta in modo permanente nella sezione preistorica del Museo Archeologico di Lamezia Terme curato dall’archeologo dottor Roberto Spadea, responsabile scientifico della struttura museale. A riaccendere l’attenzione sulla raccolta hanno contribuito ulteriori approfondimenti tuttora in corso e l’ integrazione dell’analisi per la datazione dovuta al Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria.
Sui risultati dei nuovi accertamenti archeologici e sulla “missione” a Roma dei manufatti portati alla luce ad Acconia di Curinga, mercoledì 4 maggio si terrà una conferenza stampa a Reggio Calabria nell’Aula Giuditta Levato ( con inizio alle ore 12.00) di Palazzo Campanella. Alla conferenza stampa prenderanno parte, oltre al presidente Talarico, la dottoressa Bonomi, Soprintendente Beni Archeologici della Calabria, il prof. Antonio Oliva del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, l’ng. Domenico Pallaria, sindaco di Curinga e l’Ing. Rocco Purri autore della ricerca.
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