Tari, tributi comunali e la disperazione dei cittadini, a Polistena in tutti i Comuni: Quali soluzioni? In una situazione di grave crisi che tocca le tasche dei cittadini a causa del continuo rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità, con i Comuni che vivono una grave situazione di mancanza di fondi per la gestione dei servizi ai cittadini, e quindi “impongono” continui ritocchi al rialzo delle tariffe
redazione | Il 17, Ott 2024
Riceviamo e pubblichiamo da Aldo Polisena (Cittadino di Polistena e responsabile per la Piana del Partito Socialista Italiano)
Sono troppi esosi i tributi comunali? In una situazione di grave crisi che tocca le tasche dei cittadini a causa del continuo rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità,
con i Comuni che vivono una grave situazione di mancanza di fondi per la gestione dei servizi ai cittadini, e quindi “impongono” continui ritocchi al rialzo delle tariffe : Idriche , Tari, Tasi, Ici ecc. così come ha fatto recentemente il comune di Polistena con l’invio degli avvisi di pagamento della Tari
( raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani) che prevedono aumenti del 30 e 40% rispetto agli anni passati ,la condizione di “ vivibilità” dei cittadini residenti diventa veramente difficile.
Il detto “o pago le tasse o mangio” si sente troppo spesso nel dialogare con i cittadini e denota una grave condizione di malessere e che spesso “costringe” i cittadini a non poter adempiere al loro dovere verso il Comune. La situazione dell’evasione dei tributi in Calabria raggiunge livelli del 50 e 60% e da qui i comuni trovano difficoltà a mettere in atto politiche credibili di lotta all’evasione dei tributi. Ecco perchè bisognerebbe evitare l’imposizione di tributi gravosi per fare cassa e prevedere invece politiche di sostegno alle famiglie, essendo nelle facoltà del Comune, prevedendo meccanismi di esenzione ad incominciare dalla Tari per le famiglie: con abitazione con unico occupante; abitazioni e locali per uso stagionale;-abitazioni con soggetti che risiedono o abbiano la dimora per più di 6 mesi all’anno all’estero;-fabbricati per uso rurale;-famiglie con abitazioni principali ad uso abitativo nelle aree rurali;-famiglie meritevoli di tutele in gravi difficoltà economiche;-locali e aree per i quali non esiste l’obbligo dell’ordinario conferimento dei rifiuti urbani assimilati.
Assieme a questo il Comune dovrebbe migliorare le attività direttamente o indirettamente connesse con la raccolta solidi urbani, nonché la gestione dei rifiuti speciali assimilati agli urbani e unitamente a questi avviati allo smaltimento.
E’ bene ricordare che questo servizio è sempre regolato e gestito dal Comune. I principi guida sono contenuti nel Decreto legislativo del 3 Aprile 2006 n. 152 e il regolamento viene specificato nel Decreto Ronchi del D.P.R. N. 158 del 27 aprile 1999.Infine il tutto trova una sue esplicazione nel regolamento che il Consiglio Comunale adotta in base all’art. 52 del Decreto Legislativo del 15.Dicembre 1997 n. 446. Nel quale regolamento si prevede che il Comune in alternativa “ può COMMISURARE LA TARIFFA” in base a dei criteri previsti nelle determinazioni del piano economico finanziario del servizio rifiuti(PEF).
Inoltre i comuni, direttamente nel Consiglio del nuovo organismo di gestione della materia , Arrical possono decidere di intervenire con misure a sostegno delle famiglie calabresi per quanto riguarda il servizio della gestione dei comparti rifiuti e acqua. C’era un motto molto conosciuto negli anni della lotte sindacali dei decenni passati “ Pagare meno, per pagare tutti” .
Credo che gli amministratori dovrebbero adottare questo principio.