Tariffe idriche applicate dai Comuni, Sorical chiarisce "Sindaci e Regione hanno impedito di dotare la Calabria di un servizio moderno, efficiente ed efficace"
Riceviamo e pubblichiamo:
Le tariffe idriche, comprensive della depurazione e fognatura, applicate agli utenti calabresi vengono definite dai Comuni o dai gestori del servizio idrico integrato e non da Sorical che è il solo gestore del servizio idrico “all’ingrosso”. I Comuni non hanno provveduto ad adeguare le tariffe in ottemperanze alle deliberazioni dell’autorità competente.
L’Arera con deliberazione 738/2017 intimato AIC (Autorità Idrica Calabrese) a produrre informazioni sull’aggiornamento tariffario per il periodo 2016/2019 approvato con decreto dalla stessa AIC. Nelle more, l’Arera ha inteso escludere provvisoriamente dall’aggiornamento tariffario quasi tutti i Comuni della Regione Calabria.
In merito alle tariffe idriche dall’ingrosso applicate dalla Sorical ai Comuni, fino a tutto il 2009, sono state definite ed approvate dalla Regione Calabria, così come stabilito dalle normative nazionali.
Da gennaio 2010 l’autorità pubblica competente ad approvare le tariffe di Sorical è divenuta AEGSII (Autorità per l’Energia, Gas e Servizio Idrico Integrato) oggi ARERA (Autorità di regolazione Enegia, Reti e Ambiente).
Per tutto il periodo dal 2010 al 2015 le tariffe di Sorical sono state determinate ai sensi della regolazione Arera (n° 88/2013, n° 643/2013 e 268/2014) e approvate dalla Regione Calabria. Per il periodo 2016/2019 le tariffe sono state determinate sulla base della deliberazione Arera n° 664/2015 con decreto dirigenziale della Regione Calabria.
Tutte le tariffe di Sorical sono state calcolate e approvate correttamente e ad oggi mai contestate dall’Arera.
“Il sistema idrico integrato calabrese – commenta il commissario della Sorical Luigi Incarnato – va organizzato seguendo le normative nazionali e di questo sono consapevoli tutti i sindaci calabresi e la Regione, atteso che si tratta di ritardi decennali che hanno impedito di dotare la Calabria di un servizio moderno, efficiente ed efficace come in tutto il territorio nazionale. Dal 2011 la competenza dell’organizzazione del servizio idrico è dell’Autorità idrica calabrese, quale ente d’ambito unico regionale, che deve darsi una governance, scegliere la forma di gestione, mista, privata o pubblica e individuare e affidare ad un soggetto unico regionale la gestione del Servizio idrico integrato. Essendo Regione e Comuni proprietari delle reti di distribuzione– conclude Incarnato-. il nuovo soggetto gestore, se si dovesse scegliere la gestione pubblica, non può che coinvolgere questi due enti”.