Tarsia, Comune celebra la liberazione dal nazifascismo Commemorazione dell’evento nell’area del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia
Quest’anno la *Festa della Liberazione* cade in mezzo alla settimana di
*Pesach*, la Pasqua ebraica, con la quale gli Ebrei ricordano l’esodo e la
liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto. L’invito ad essere
presente in questa giornata doppiamente simbolica è stato subito accolto
dal *Rav Umberto Piperno*, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Napoli e
responsabile per il Sud Italia, che, insieme al suo Referente per la
Calabria, *Dr. Roque Pugliese* e a *Don Natale Caruso*, parroco di Tarsia,
celebrerà il rito religioso che darà inizio alla giornata.
A testimoniare il valore delle attività avviate in questi ultimi anni nel
campo di Ferramonti, per la prima volta in 70 anni è intervenuto
direttamente con una sentita lettera di partecipazione e stima l’*Ambasciatore
di Israele in Italia, Naor Gilon*, il quale saluta gli organizzatori e
tutti i presenti all’evento, non solo facendo notare la coincidenza delle
date, ma ricordando il forte valore simbolico che Ferramonti di Tarsia
rappresenta nella storia dell’Umanità.
Scrive l’Ambasciatore: <<...Il Campo d’Internamento di Ferramonti di Tarsia
è uno di questi luoghi simbolo. Negli anni del secondo conflitto mondiale,
che nella memoria del popolo ebraico sono anzitutto gli anni della
persecuzione e della Shoah, il Campo di Ferramonti è stato, per i tanti che
vi furono internati, il “luogo della vita possibile”, il “luogo della
salvezza”. Qui si studiava, ci si sposava, si facevano figli e alcuni degli
ebrei che vi hanno vissuto, o addirittura vi sono nati, sono poi diventati
cittadini dello Stato d’Israele. Dalle loro testimonianze emerge una
profonda gratitudine per la solidarietà di cui diedero prova la comunità
locale e molte delle guardie preposte alla gestione del campo. Tra le
pagine oscure degli anni della guerra, quella di Ferramonti ci parla di
uomini e donne che misero il riconoscimento della dignità umana davanti
alla burocrazia della legge, che contrapposero al pregiudizio razziale e
religioso la libertà di coscienza e d’azione. Una storia esemplare che,
ricordata oggi, suona come un monito a difendere e valorizzare quella
libertà che costituisce la più preziosa eredità di quei tragici anni…>>.
*Roberto Ameruso*, sindaco di Tarsia, esprime la propria soddisfazione per
il serio lavoro storico e la politica di collaborazione che
l’Amministrazione Comunale e i responsabili dell’organizzazione degli
eventi nel Campo di Ferramonti stanno portando avanti e che hanno
richiamato importanti e numerosi riconoscimenti fra cui quelli del Rabbino
capo Piperno e dell’Ambasciatore Gilon ne sono profonda testimonianza.
Questi apprezzamenti hanno evidenziato e ridato valore ai numerosi
documenti storici presenti nei nuovi allestimenti museali e alla
solidarietà umana offerta in quei tempi oscuri dagli abitanti di Tarsia. In
questo contesto, per la prima volta anche la *Comunità Ebraica di Trieste *ha
voluto riconoscere il patrocinio morale alla manifestazione organizzata a
Ferramonti il prossimo 25 Aprile, il cui tema portante sarà, oltre la
guerra di Liberazione, anche il grande ruolo svolto dalle donne che hanno
combattuto quella guerra. Tra queste donne, sarà ricordata la figura di *Rita
Rosani*, una partigiana triestina cui è stata riconosciuta la medaglia
d’oro al valore militare. Anche l’*A.N.P.I.* – Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia – ha riconosciuto il patrocinio morale alla
manifestazione e *Luca Branda*, Presidente della sezione di Cosenza, sarà
tra gli ospiti e relatori della giornata, insieme a *Umberto Calabrone*,
segretario provinciale della CGIL Cosenza e all’*On. Franco Sergio *cui
spetteranno le conclusioni sui lavori del 25 aprile.