“Tassa sui rifiuti: freno allo sviluppo delle piccole imprese” Lo dichiara Confcommercio Reggio Calabria
La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che lo caratterizzano, per le imprese del nostro territorio. Dai dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it si conferma la continua crescita della Tassa sui rifiuti pagata da cittadini e imprese nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti e i divari di costo tra medesime categorie economiche, sempre a parità di condizioni e nella stessa provincia. In particolare si evidenzia come le categorie del settore dei Pubblici Esercizi ,bar , ristoranti, pizzerie, pub, discoteche, stabilimenti balneari, ma anche i piccoli negozi del settore alimentare, nonché gli operatori commerciali su area pubblica sono quelli tra i più sofferenti.
L’importo pagato dai piccoli imprenditori (bar, ristoratori, ambulanti, parrucchieri, piccoli negozi di alimentare)del nostro territorio supera per le varie categorie commerciali l’importo della media nazionale. Mentre risultano “favorite” rispetto alla media nazionale, ipermercati, istituti di credito e capannoni industriali. Dai dati emersi risulta evidente come sia urgente una profonda revisione dell’intero sistema capace di superare definitivamente la logica dei coefficienti presuntivi di produzione con un sistema che rispetti il principio europeo “chi inquina paga”, che tenga conto di specifiche esenzioni/agevolazioni per le attività stagionali e per le aree scoperte operative e che venga confermato il principio secondo il quale il tributo non è dovuto, né in parte fissa né in parte variabile, per i rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato a recupero. Sarà fondamentale, inoltre, introdurre misure che leghino in maniera sempre più vincolante la determinazione dei costi del servizio a parametri di efficienza ed a misure volte a garantire un’equa e oggettiva ripartizione tra la componente domestica e non domestica e tra parte fissa e variabile.