Tassista aggredito, poche speranze di salvarlo
redazione | Il 21, Ott 2010
Il responsabile della rianimazione ha spiegato che se anche Luca Massari sopravvivesse, la situazione sarebbe molto compromessa
Tassista aggredito, poche speranze di salvarlo
Il responsabile della rianimazione ha spiegato che se anche Luca Massari sopravvivesse, la situazione sarebbe molto compromessa
(AGI) MILANO – Sono poche le speranze di salvare il Luca Massari, il tassista aggredito a Milano la settimana scorsa. Non e’ prevedibile l’evoluzione del quadro e si conferma lo stato di coma profondo ha detto durante una conferenza stampa al Fatebenefratelli di Milano. Il responsabile della rianimazione dell’ospedale, Marco Cigada ha spiegato che “rispetto a ieri le condizioni sono stabili, siamo in una situazione neurologica tragica, le risposte agli stimoli sono veramente minime pero’ permane un minimo di attivita’ elettrica”. Tuttavia, continua Cigada, questo “non ci lascia grosse speranze perche’ anche se sopravvivesse la situazione sarebbe molto compromessa”. Il medico ha poi tenuto a sottolineare: “abbiamo letto su alcuni giornali del fatto di staccare la spina. La spina si stacca solo quando si fa un’accertamento di morte cerebrale, cosa che non e’ avvenuta, perche’ c’e’ ancora un minimo di attivita’ elettrica celebrale.
In questo caso si va avanti con le terapie e non si stacca la spina”. Ad aggravare il quadro, poi, dopo il ricovero era sopraggiunta un’infezione contro cui i medici stanno lottando: “Ha causato – sottolinea Cigada con accanto Elena Galassini, responsabile Emergenza e urgenza del Fatebenefratelli – un’insufficienza in tutti gli organi. Su questo problema stiamo guadagnando qualcosa con la terapia, pero’ il paziente rimane a rischio di vita”. L’evoluzione del quadro clinico del tassista aggredito lascia aperte quattro possibili strade: “La morte per l’infezione in atto; la morte cerebrale; puo’ sopravvivere con gravissimi danni neurologici; ci puo’ essere un recupero neurologico accettabile”, pero’, spiega il medico su quest’ultimo punto, “tendo ad escluderlo” perche’ “alcune zone del cervello sono andate distrutte”. E l’ultima tac eseguita avvalorebbe il pessimismo dei medici. Secondo il bollettino dell’Ospedale, dunque, le risposte agli stimoli sono modestissime, permane un’attivita’ respiratoria insufficiente (tanto che Luca respira solo grazie all’ausilio delle macchine) e una minima attivita’ cerebrale. Lo stato di shock e di insufficienza multiorgano, correlati all’infezione, richiedono ancora trattamenti aggressivi. Non e’ prevedibile l’evoluzione del quadro, sia di quello settico che cerebrale.