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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 26 DICEMBRE 2024

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Taurianova, alle elementari del I circolo forse un caso di scabbia

Taurianova, alle elementari del I circolo forse un caso di scabbia

| Il 13, Nov 2010

Al momento nessuna conferma

Taurianova, alle elementari del I circolo forse un caso di scabbia

 

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TAURIANOVA – Aule con molte defezioni e stato di diffusa apprensione. Questo il clima che si respira da qualche giorno nelle scuole elementari di Via De Amicis a Taurianova. Un alunno del plesso del primo circolo sembrerebbe essere stato contagiato  dall’infestante acaro. La notizia  non ha ancora avuto alcuna  conferma ufficiale. Verosimilmente il contagio – ammesso che di scabbia trattasi – attesa anche l’unicità per il momento dell’episodio – si sarà verificato in ambiti extrascolastici . Ciononostante la notizia, unita ad altre non controllate  – e che riportiamo con il beneficio della verifica – secondo  le quali anche la madre dell’alunno  malato presenterebbe i  medesimi sintomi ha gettato nell’ansia i genitori della numerosa  popolazione scolastica del plesso taurianovese. Serpeggia infatti la paura di possibili contagi veicolati dal bimbo malato sui propri compagni di classe e – da questi- ad altri  in una catena epidemica  il cui spettro richiama ad epoche  più tristi della nostra storia. La malattia infatti è causata da diverse specie di acari, ma specialmente dall’acaro della scabbia (Sarcoptes scabiei). La trasmissione avviene tramite contatto diretto da persone o animali domestici che risultavano già infetti. La femmina scava dei cunicoli nell’epidermide nei quali depone ogni giorno 1-3 uova, morendo dopo 1-2 mesi; alla nascita dei nuovi acari, questi creano a loro volta dei cunicoli. Si afferma che vi sia un’infezione quando si mostrano 10-15 femmine, ma nei casi peggiori si può assistere anche alla presenza di migliaia di esemplari. Di tutte le uova depositate si stima che solo l’1% o meno diventi adulto. L’infestazione da scabbia, è provocata da un piccolo acaro che si insedia nella pelle dove vive e depone le uova, solitamente non si manifesta nel caso che sia la prima volta che la si contrae, se non dopo circa due settimane e fino a due mesi. In questo periodo si è già in grado di trasmettere ad altri l’infestazione, anche in assenza totale o parziale dei sintomi. Se una persona ha già avuto la scabbia in passato i sintomi si manifestano molto più rapidamente, anche dal primo giorno successivo alla presenza degli acari sulla pelle. Anche in questo caso si è immediatamente portatori dell’infestazione, che si può debellare solamente quando siano stati trattati con le opportune cure mediche, distruggendoli, sia gli acari che le uova. I sintomi più comuni della scabbia sono prurito ed eruzioni cutanee, che sono provocate dalla reazione del tessuto epidermico alle proteine ed alle feci emesse dal parassita, in un fenomeno simile alla sensibilizzazione provocata da alcune forme di allergia. Pertanto, con tutte le cautele del caso si raccomanda – anche in mancanza dei sintomi  indicatori di  rivolgersi in via preventiva al proprio medico di base che potrà consigliare un adeguata terapia idi copertura preventiva. Altra raccomandazione utile è la massima igiene domestica  in particolare su tappeti  e moquettes superfici sulle quali gli acari potrebbero trovare un habitat nel quale allignare  specie in presenza di animali domestici che ne potrebbero essere portatori . In ogni caso la prevenzione fondamentale è data dalla masssima igiene personale e massima cura per l’igiene degli aninali domestici. Queste le regole principali per  evitare il contagio. I dati delle diffusione della scabbia in Italia , infatti sono  in aumento  negli ultimi anni attesa la promiscuità  e la scarsa igiene di alcuni ambienti   quali le metropolitane , i treni e gli autobus. Con il rispetto di  elementari  igieniche  il contagio potrà essere  evitato. In ogni caso  ai primi segni di prurito o arrossamento cutaneo occorre tempestivamente contattare il medico .

redazione@approdonews.it