Taurianova, anche a San Martino i monumenti sono ai (de)caduti Storia di ordinaria inciviltà con una “spruzzatina di urina” per non farci mancare nulla
Qualche mese fa ci eravamo occupati di alcune piazze e monumenti di Taurianova, colpiti dall’incuria e soprattutto dall’inciviltà dei balordi, ignari dell’importanza culturale e storica disprezzano e deturpano ciò che la memoria imprime nella vita della città.
Ieri abbiamo affrontato la questione del busto storico di Gemelli Careri in quanto la condizione sui ritardi per il suo rispristino nella posizione del piedistallo in marmo non era ancora avvenuta, come se la cultura storica di una città contasse meno di una buca stradale. Così nell’amministrazioni politiche, così nella politica in genere che bada più ai “finocchi di timpa” e non alle cose reali, concrete e culturalmente importanti.
Come si è sempre detto, la memoria è un tesoro e custode di tutte le cose, e visto che tale condizione non dovrebbe essere mai dimenticata, almeno dagli uomini civili di buona volontà, cerchiamo nel nostro umile messaggio di divulgare un segnale di rispetto positivo.
Spostandoci nella frazione di San Martino, dove c’è un in una piazza centrale del paese, il “Monumento ai caduti”, realizzato sul finire degli anni ’80 dove poi dieci anni dopo fu rivestito in marmo. Dapprima era un monumento per così dire “anonimo” perché non c’erano i nomi dei caduti, quando poi nel 2011 in occasione del 4 novembre, la Giornata nazionale delle forze armate, furono incisi 48 nomi dei militati caduti.
Oggi quel monumento è un ricovero di immondizia, di rifiuti e di scempi, come quello dei petardi che hanno danneggiato la lastra di marmo dove sono incisi di nomi dei militari caduti. Una mancanza di rispetto che va oltre ogni condizione di civiltà in quanto si tratta di un vero e proprio oltraggio alla memoria. Nessuno intende criminalizzare la comunità di San Martino, ma non è giustificabile nemmeno che il monumento diventi pure un “orinatoio” (sic!). Sì, perché alcune testimonianze ci hanno detto che d’estate vista la calura si sente uno sprigionamento di odore acre derivante da questa attività fisiologica naturale su certi aspetti e magari chi va fare i propri bisogni, magari non lo fa per oltraggiare un monumento anzi, pensiamola pure che vorrebbe dare al proprio bisogno un tocco di cultura storica all’esigenza stessa.
La comunità di San Martino è stata già oltraggiata in passato per colpa di qualche balordo, fortunatamente pochi, quando avevano danneggiato la cosiddetta “casa dell’acqua”, con un petardo, distruggendo all’interno tutto l’impianto. Ora, non si comprende bene cosa possa passare per la testa a questa “gentaglia” dalla vigliaccheria da quattro soldi, però credo che il minimo senso del rispetto dovrebbe essere una condizione normale nella convivenza civile, è così difficile?