di Luigi Mamone

Un black out di qualche ora, giusto il tempo di permettere di effettuare ad una ditta incaricata dall’Enel alcuni lavori, ha creato una serie di gravi disagi, perché moltissimi operatori dell’area interessata, nel crocevia fra il Viale Sofia Alessio e la Via Cappuccini, nulla sapevano e sono stati presi in contropiede.

Bar, banche e soprattutto la farmacia, che ha  costante necessità di fruire della corrente elettrica   per mantenere in temperatura alcuni farmaci da conservare in frigo. La farmacia ha subito gravi disagi e qualche danno con conseguente protesta da parte del titolare che ha ricevuto la sorprendente risposta: “Abbiamo messo un cartello sul semaforo”, ergo una specie di “pizzino” che nessuno ha letto.

Ci domandiamo, nell’era del web, di facebook e dei social network, un messaggio mediatico non sarebbe stato più efficace?

Anche il comune di Taurianova, se avvertito per tempo avrebbe potuto dar notizia ai cittadini.

Tanto a Taurianova, nell’era del terzo commissariamento non è successo.

A maggior gloria della filosofia del pizzino che dagli scenari omertosi della mafia siciliana, di Sciascia, Bufalino e di Bernardo Provenzano, ritroviamo pirandellianamente il pizzino attaccato al semaforo della via Cappuccini di Taurianova.

Uno, nessuno e cento mila modi di essere inefficienti.

Meditiamo gente…