Taurianova, Carmela Patrizio torna in Consiglio comunale Prove di disgelo tra maggioranza ed opposizione. Allo scambio dialettico dei primi punti all’ordine del giorno fa seguito una convergenza bipartisan in materia di sicurezza scolastica
Dopo le ultime infruttuose sedute dei Consigli comunali, dovute al blocco forzato dei lavori per la mancata surroga del consigliere dimissionario Dario Romeo, la politica taurianovese è ritornata in aula consiliare per discutere delle azioni da portare a compimento nell’interesse della comunità locale. Il civico consesso, che registrava le defezioni dei consiglieri Biasi, Nicolosi e Morabito, ha riaccolto l’ex vicesindaco Carmela Patrizio, dopo la nomina del Commissario ad acta, e, nonostante alcune divergenze fisiologiche derivanti da posizioni che sembrano inconciliabili, le forze politiche di maggioranza ed opposizione hanno provato ad abbozzare una linea comune, soprattutto nella parte finale del dibattito, sulla necessità di interventi che vadano a colmare alcune problematiche del territorio.
LE VECI DELL’EX VICE ED UN PROGETTO POLITICO “RASO” AL SUOLO – Gli ultimi scenari politici, caratterizzati dal passo indietro di Carmela Patrizio e di Mina Raso che hanno modificato l’assetto della giunta Scionti, hanno animato gli interventi preliminari del Consiglio comunale. Il sindaco ha così salutato la nuova veste politica della Patrizio: «Sono felice di vederla ancora al nostro fianco, conosciamo il valore della donna e della professionista. Lascia solo l’amaro in bocca la ratifica di un Commissario ad acta». L’ex vice del primo cittadino ha accolto la nuova sfida: «Ringrazio il sindaco – ha dichiarato la Patrizio – per la stima che mi ha riservato. La mia è stata una scelta consapevole visto che il nostro lavoro sarebbe stato vano se non avessi agito in questa maniera. Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro silenzioso». Il “no” alla surroga, che ha acuito lo scontro tra gli schieramenti politici, trova ancora fondamento nelle idee espresse dai consiglieri Sposato e Lazzaro, con quest’ultimo che ha allargato il discorso anche al passo indietro dell’ex assessore in quota Caridi. Il sunto dell’intervento di Sposato: «La serietà e la professionalità della Patrizio non si discutono, si è dimessa solo per questioni di opportunità ma doveva restare al suo posto, a fare il vicesindaco. Rifiuto, inoltre, l’invito rivoltoci da “Taurianova Cambia” a vergognarci: si parla di etica e di morale ma non ci sono azioni per il bene della città. L’ex assessore Raso aveva progetti importanti, aprite un confronto con l’opposizione». L’ex alleato Lazzaro prende di mira Nino Caridi e rivela i particolari della lettera attraverso la quale Mina Raso ha annunciato le sue dimissioni: «Ringrazio l’assessore Raso per quello che ha fatto. Nella lettera ha parlato del fatto che le dimissioni partono da una richiesta del gruppo Ncd, ha affermato di sentirsi inadeguata con quel modo di fare politica essendo, dunque, in disaccordo con le scelte del capogruppo. Non vanno bene questi continui cambi». Scarfò e Perri si sono focalizzati sulla ricerca ossessiva della maggioranza di voti utili per salvare la baracca mentre Pino Falleti, esponente Pd, si è scagliato contro il boicottaggio perpetrato dai rivali politici in questi anni di amministrazione: «Parlano di etica e morale – incalza il “piddino” – ma sono io a chiedere scusa alla Patrizio, a nome del Consiglio, per il ritardo d’ingresso in aula. Saccenza, presunzione ed incompetenza: è ciò che l’opposizione ha messo in mostra».
LE OPPOSIZIONI INTERPELLANO E IL SINDACO COMUNICA: VARIA IL BILANCIO – Dopo l’approvazione del verbale della seduta del 27 luglio 2018, si è passati all’esame di una serie di interpellanze, quella di Morabito e Lazzaro incentrata sulle acque comunali mentre quella di Maria Teresa Perri, dopo la soppressione della richiesta di chiarimenti di Sposato sulla questione dei dipendenti Avr, sul bando Consip, che hanno visto impegnato il consigliere metropolitano a fornire le delucidazioni richieste ai colleghi della minoranza consiliare. Scionti si è successivamente soffermato sulle manovre politiche che hanno determinato il passo indietro della Raso e la scelta di Raffaella Ferraro come nuovo vicesindaco: «Sono dinamiche che tutti hanno vissuto, siamo orgogliosi di far parte di una squadra. Qualche problema lo abbiamo avuto per qualche “cappellino” mancato». La discussione sulla ratifica di una variazione di bilancio, resa effervescente da punzecchiature frequenti tra due navigati della politica quali i consiglieri Falleti e Sposato, nonostante il voto contrario dei cinque consiglieri in aula, è riuscita ad ottenere il disco verde ed esser dunque approvata.
TAURIANOVA PROVA A FARE “SCUOLA” NELLA SINERGIA DI VEDUTE DIFFERENTI – Con la modifica della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche si è palesato il tentativo delle forze politiche che rappresentano Taurianova di superare le divergenze per rendere finalmente operativo quel concetto troppe volte abusato di “bene comune” senza distinzioni di sorta. La votazione sulle variazioni al regolamento Tosap, che ha ricevuto il “sì” unanime dell’intera aula, nella quale è da registrare la presa di posizione di Fillipo Lazzaro che ha affermato di «votare sempre punti che vadano a favore della comunità», certifica l’inizio di un percorso incentrato sul rispetto del vivere civile, come si evince dalle parole di Fabio Scionti: «Finalmente a Taurianova si paga, abbiamo ripristinato delle regole: questo è un merito della nostra amministrazione». L’adempimento al riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria, sul quale il consigliere Scarfò ha richiesto un approfondimento della tematica con il sindaco Scionti che ha parlato della necessità di ratificare questo obbligo amministrativo per evitare di incappare nel rischio di trovarsi cumuli di rifiuti in città, è stato votato dai nove consiglieri di maggioranza, l’opposizione si è invece astenuta. Quattordici voti favorevoli anche nel caso dell’adeguamento del compenso dei componenti del collegio dei revisori dei conti. Sulla sicurezza degli alunni della scuola “Pascoli”, in virtù di una mozione di Raffaele Scarfò, nonostante un primo acceso confronto, si è trovata la quadra del cerchio tra il governo cittadino e la minoranza. Il vicesindaco Ferraro, dopo aver parlato dell’inserimento nel Peg degli interventi da concludersi entro l’anno per dare risposte alle criticità, è stata attaccata proprio da Scarfò che ha rivendicato la paternità dell’idea di riqualificazione: «Voi scopiazzate e basta, non volete collaborare. Non ci sono giustificazioni». L’apprezzamento di Falleti e De Marco all’impegno del rappresentante degli “Innamorati”, unito all’invito di Sposato di «sotterrare l’ascia di guerra» su una tematica così importante, si è tradotto nella proposta del sindaco, su indicazione di Fausto Siclari, presidente del Consiglio comunale, di modificare il testo della mozione affinché tenesse conto sia delle azioni messe in atto dall’amministrazione sia dei buoni propositi che da due anni e mezzo albergano nelle intenzioni di Scarfò in ambito di sicurezza delle scuole cittadine. Il buonsenso ha così trionfato.
(C.N.)